Che il San Paolo avesse grandi ambizioni per la prossima stagione era chiaro a tutti, quale fosse la portata del suo mercato invece no.
L’ultimo acquisto in ordine di tempo della Tricolor è una leggenda del calcio sudamericano come Diego Lugano, ormai 35enne che vuole spararsi al meglio le ultime cartucce di carriera. Charrua in tutto e per tutto, simbolo del carattere e della aspirazione all’impresa del proprio popolo: Lugano è il profilo giusto per una squadra alla ricerca di profili d’esperienza in grado di fare la differenza in un torneo lungo e complicato come la Copa Libertadores.
La richiesta arriva esplicitamente dal Patón Bauza, uno che la Libertadores l’ha vinta da allenatore per ben due volte e con due imprese: nel 2008 con la LDU Quito e nel 2014 con il San Lorenzo, al primo storico successo nella massima competizione continentale.
Dopo tante assurde pretese (fra cui quella di restringere il campo da gioco del Morumbi per giocare meglio il suo calcio) il tecnico argentino ha ottenuto il leader che cercava.
Per Lugano si tratta di un ritorno al San Paolo: il difensore scuola Nacional ha militato nella squadra paulista dal 2003 al 2006 e ha vinto la Copa Libertadores del 2005, ultimo successo del San Paolo in questa competizione.
Lugano ha rescisso il contratto con il Cerro Porteño, squadra di cui era diventato “segundo capitán” chiudendo però male la sua esperienza con un comico autogol nello spareggio-titolo contro gli storici rivali dell’Olimpia.
La nuova avventura al San Paolo è l’ennesimo banco di prova per un difensore meraviglioso, carismatico e goleador che può cambiare le sorti di una squadra fortemente intenzionata a contrastare il Corinthians, principale candidata brasiliana per la Libertadores e padrona dell’ultimo Brasileirao.
Il Ciclón sta già cercando un’alternativa e il nome di Marcos Caceres del Newell’s sembra quella più concreta. Una figura di spicco come Lugano però sarà difficile da trovare in giro per il Sudamerica.