Il weekend di Erste Liga ha finalmente riportato Innsbruck, piazza storica del calcio austriaco, in Bundesliga. Al termine di una cavalcata trionfale e un dominio mai messo in discussione è arrivata la matematica promozione dopo il netto 3-1 contro il Ried, vero rivale dei tirolesi.
I neroverdi però non sono sempre stati nelle serie minori, anzi possono vantare ben dieci titoli nazionali e ottimi piazzamenti europei. Purtroppo dal punto di vista finanziario non sempre è stato tutto rose e fiori e per ben tre volte hanno dovuto subire l’umiliazione del fallimento. La prima avvenne nel 1986 quando fu necessaria la fusione con lo Swarowski Wattens per dar vita allo Swarowski Tirol, poi nel 1993 dovette ripartire dalla denominazione di Tirol Innsbruck, squadra che a sua volta fallì nel 2002, dopo aver vinto tre campionati consecutivi.
I primi grandi risultati continentali avvennero nella Coppa dei Campioni 1978 dove arrivò fino ai quarti di finale dopo aver eliminato Basilea e Celtic e essersi fermato solo a causa della regola del gol in trasferta contro i vice campioni in carica del Borussia Mönchengladbach. Con il nome Swarowski Tirol ottenne il suo miglior piazzamento europeo nella Coppa Uefa 1987 quando eliminò in sequenza Cska Sofia, Standard Liegi, Spartak Mosca e Torino, dopo un pari in Piemonte e una vittoria per 2-1 in Tirolo. In semifinale fu però il Göteborg a fermare i sogni di gloria austriaci che erano pronti per dominare la Bundesliga locale. Nel 1987 arrivò il mito del calcio austriaco in panchina, Ernst Happel e dopo il deludente sesto posto del primo anno arrivarono due larghi trionfi consecutivi prima di un secondo posto a un solo punto dall’Austria Vienna campione. In quegli anni a deliziare il pubblico tirolese ci fu anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, Hansi Müller che probabilmente visse le sue migliori stagioni dopo quelle di Stoccarda.
A inizio anni 2000 il Tirol Innsbruck vinse tre campionati consecutivi, ma mancò sempre l’approdo ai gironi di Champions League perdendo all’ultimo turno preliminare prima contro il Valencia e poi con la Lokomotiv Mosca e retrocedendo in Coppa Uefa. Nel 2001 avvenne un passaggio del turno di prestigio contro la Fiorentina dove gli austriaci vinsero l’andata a Innsbruck e pareggiarono al Franchi, ma un anno dopo i risultati furono invertiti e i viola si ripresero una bella rivincita, eliminando il futuro c.t. campione del mondo con la Germania, Joachim Löw.
Dopo il fallimento del Tirol è tornata la vecchia denominazione come Wacker Innsbruck ma gli anni sono stati tutt’altro che esaltanti con qualche difficile permanenza in Bundesliga e varie stagioni buie in Erste Liga. La prima divisione mancava dal 2014, anno in cui i neroverdi arrivarono ultimi con ben otto punti di ritardo dall’Admira, ma ora la società guidata da Josef Gunsch sembra solida e con 18 gol l’ex Frosinone e Parma Zlatko Dedic è stato l’autentico trascinatore della squadra. Ci vorranno ancora tanti anni prima di riavere il Wacker al vecchio splendore ma intanto è tornato dove merita, in Bundesliga.
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