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Diario Euro U21, day 2: l’esordio di Portogallo e Spagna

Secondo giorno di Europei Under 21, seconda pagina del nostro diario. Oggi è toccato a Portogallo e Spagna, si sono fatte attendere ma hanno risposto alla grande sul campo.

Le terribili scoperte di giornata arrivano a ridosso del fischio d’inizio della prima partita: Grimaldo deve saltare l’Europeo per un infortunio nell’allenamento di rifinitura (nulla di grave in vista della prossima stagione, stiano tranquilli i nostri lettori tifosi del Benfica) e soprattutto Rai Sport non trasmette in diretta Portogallo-Serbia.  La partita sì è in esclusiva Rai ma solo sui canali web, quindi in Smart Tv oppure sui vari play online.

Peccato per l’assenza di Milenkovic nella Serbia, secondo giocatore della Fiorentina escluso dopo Dragowski nell’esordio di ieri della Polonia. Entrambi gli allenatori però avranno modo di ripensare a chi schierare titolare nella prossima partita viste le figure non proprio eccellenti dei rispettivi rimpiazzi.

Il Portogallo vince pur giocando tardi e male il jolly Renato Sanches. Chi impressiona è Guedes, chi dà ottimi segnali è Bruno Fernandes, 10 non solo sulla maglia per questo Portogallo che comincia sicuramente col piede giusto. Battere la Serbia senza rischiare nulla è un ottimo punto di partenza ed anche un chiaro messaggio che nella peggiore delle ipotesi la seconda classificata sarà proprio l’Under 21 vice campione d’Europa.

Poi però arriva il turno della Spagna, e qui si che arriva il grande calcio. La Macedonia alla fine esce presa brutalmente a schiaffi ma non deve ridimensionare la propria figura all’interno di un Europeo molto competitivo visto che esordire contro i grandi favoriti è stato sicuramente un grosso punto di penalizzazione. Peccato davvero perché la squadra in qualche circostanza sembrava anche ben messa in campo ma contro questa Spagna c’era da fare ben poco.

Asensio, come si può omettere il suo nome in questa serata? Impossibile non parlare di lui. Tripletta e che tripletta. Fa quello che vuole col pallone tra i piedi e mette in rete delle perle meravigliose. Se qualcuno cercava il vero uomo copertina dell’Europeo chiedesse informazioni al numero 11 della Spagna che a 21 anni è già arrivato a livelli spaventosi.

Nel 5-0 finale finiscono nel tabellino anche Saul, protagonista della rovesciata dell’1-0, e Deulofeu, recordman di gol in Under 21 e legittimo capitano di questa spedizione polacca. Ma i miei occhi una volta tolto il velo d’amore nei confornti di Asensio hanno apprezzato anche la splendida condizione di Gayà sulla sinistra: doveva sostituire Grimaldo, ha dato i segnali di uno che quella maglia da titolare non l’ha mai vista in discussione. Strepitoso nel dare ampiezza e velocità alla manovra.  questa squadra deve ancora sparare cartucce come Williams E Ceballos, protagonisti solo nel finale a aprtita già chiusa. Chi è la squadra da battere si è capito al primo colpo.

Simone Gamberini

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