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Diario dell’Olimpiade: tanti gol ed emozionanti vittorie per Francia e Germania

I gol e le emozioni non stanno mancando in questa Olimpiade di Tokyo e le grandi dovevano riprendersi dopo i diversi fallimenti iniziali, ma quanta fatica. L’Europa torna a essere protagonista con le vittorie soffertissime di Francia, Spagna e Germania, mentre a rallentare è il Brasile. Enorme equilibrio nel Gruppo B con tutte le squadre a tre punti e incredibilmente dopo due partite nessuna delle sedici è ancora sicura del passaggio ai quarti di finale. Vediamo dunque come sono andati i secondi novanta minuti giapponesi.

GRUPPO A
È ormai certo e chiaro a tutti che quando c’è Francia in questa Olimpiade calcistica non possa in alcun modo mancare lo spettacolo e così i transalpini ottengono i primi tre punti del loro torneo a termine di una pazzesca e palpitante sfida contro il Sudafrica. I Bleus si sono dimostrati ancora bloccati per tutto il primo tempo e solo la traversa colpita su rigore da Singh ha evitato il vantaggio dei Bafana Bafana che però è puntualmente arrivato nella ripresa. È clamoroso l’errore in chiusura di Michelin che fa sbagliare l’uscita a Bernardoni facendosi soffiare palla da Kodisang che senza problemi appoggia in rete l’1-0. Sylvain Ripoll ha però dalla sua parte un super Gignac che da pochi passi sfrutta un cross basso di Muani per il pareggio, ma gli africani non si sono dati per vinti con Makgopa che di destro ha perfettamente girato in porta la palla del raddoppio. Il centravanti del Tigres vuole mandare segnali importanti a Deschamps in vista di Qatar 2022 e così trova anche il secondo e terzo pareggio della partita con un perfetto colpo di testa su cross di Michelin e mettendo all’incrocio i rigori del 3-3, dopo che Mokoena aveva trovato l’ennesima vantaggio del Sudafrica con un terrificante destro da fuori area. La Francia sapeva però che il pareggio non poteva bastare e allora Gignac si è trasformato in uomo assist crossando dalla sinistra per Teji Savanier che ha stoppato di petto e di collo ha messo la palla all’angolino battendo Williams per il definitivo e pazzesco 4-3.
Chi invece continua a sorprendere è il Giappone padrone di casa che è l’unica squadra a essere a punteggio pieno, perché dopo la vittoria sul Sudafrica arriva anche quella sul Messico. I nipponici giocano meglio per tutta la partita e dopo soli dodici minuti si portano già sul 2-0 grazie allo spettacolare esterno sinistro al volo di Kubo e la cannonata su rigore di Doan, ma il Tri non molla. Nonostante l’espulsione di Vásquez riaprono nel finale la partita con Alvarado con una punizione laterale che finisce direttamente in porta, ma non basta per completare la rimonta.

 

 

 

GRUPPO B
Che sarebbe stato il raggruppamento più equilibrato lo si era capito fin dai tempi del sorteggio iniziale, ma nessuno poteva immaginare uno scenario del genere. Honduras e Corea del Sud si riprendono dopo le sconfitte iniziali e portano tutte e quattro le squadre a tre punti in classifica. Ad aprire la giornata era stata la sfida tra i centroamericani e la Nuova Zelanda con gli All Whites che hanno una gran voglia di scrivere la storia trovando un incredibile vantaggio con lo straordinario sinistro da fuori di Liberato Cacace, ma nel finale di tempo ecco il pareggio. Il cross di Reyes viene ben deviato in porta da Luis Palma, con Woud non proprio impeccabile, ma nella ripresa gli oceanici tornano in vantaggio. È di Chris Wood il tap in da pochi passi su cross di Just per il 2-1 eppure la Bicolor sa sfruttare ogni occasione. Stanger e Woud non si capiscono e Obregón Junior tocca quel tanto che basta per beffare i due avversari e a tre minuti dalla fine è il destro deviato del reggino Rigoberto Rivas a valere la definitiva rimonta e tre punti fondamentali per l’Honduras.
La sconfitta contro la Nuova Zelanda aveva minato le certezze della Corea del Sud, ma contro la Romania è arrivata una prestazione sensazionale e una vittoria insindacabile. Da un cross di Dong Jun Lee è Marius Marin a sbagliare l’intervento in scivolata e a realizzare uno spettacolare autogol e l’espulsione di Gheorghe nel finale di tempo decreta la fine degli europei. Won Sang Eom devia fortunatamente una conclusione da fuori area e nel finale Kang In Lee cala il poker prima segnando dal dischetto e poi piazzando il sinistro spiazzando Aioani per un 4-0 che non dà possibilità di replica.

 

 

 

GRUPPO C
Argentina e Spagna erano chiamate a riprendersi dopo il deludente esordio e a fatica è arrivata per entrambe la vittoria. La prima a ottenere i tre punti è stata l’Albiceleste che contro l’Egitto non ha certamente brillato per qualità del gioco espresso, ma a inizio secondo tempo ha trovato la rete del successo. L’uomo d’oro è stato il difensore del Lens Facundo Medina che di testa ha inizialmente colpito il palo e poi sulla respinta ha ribadito in rete battendo El Shenawy per l’1-0. Gli africani si sono spinti in attacco a testa bassa ma non hanno trovato il pareggio permettendo così ai ragazzi di Batista di rientrare in corsa.

La Spagna invece ha dovuto piegare la resistenza di un’Australia che ha fatto del catenaccio la sua arma migliore e che per poco non è stata in grado di strappare un risultato positivo anche alle Furie Rosse. Dopo tanta fatica alla fine è però arrivato il punto del successo con Asensio che ha crossato al centro dell’area per la perfetta torsione di testa di Oyarzabal che non ha dato scampo fino a quel momento all’ottimo Glover per un successo che renderà elettrica l’ultima sfida tra Roja e Albiceleste.

 

 

 

GRUPPO D
Se alla prima giornata il Brasile ha dato una grande prova di forza triturando per 4-2 la Germania, altrettanto non gli è riuscito contro la Costa d’Avorio. La Seleçao si è trovata dopo pochi minuti in inferiorità numerica per un fallo da ultimo uomo di Douglas Luiz e a quel punto a tutte e due è quasi sembrato scontato accontentarsi del pareggio. Gli Elefanti avrebbero forse potuto osare un po’ di più, ma lo 0-0 finale gli consente di avere due risultati su tre all’ultima giornata, mentre i Verdeoro escono solo nel finale quando anche gli africani restano in dieci per il rosso a Eboué.

Il pareggio dunque non qualifica nessuno, ma soddisfa tutti vedendo anche con quanta fatica la Germania sia stata in grado di battere l’Arabia Saudita. L’azione che porta il Mannschaft al vantaggio è da manuale con l’ultimo passaggio di Teuchert che libera perfettamente Amiri che piazza l’1-0 che sblocca una partita che dovrebbe essere tranquilla, ma è solo un’illusione. Müller si conferma ancora molto incerto e manca la presa sul destro di Al-Dawsari permettendo ad Al-Najei di appoggiare in rete la palla del pareggio, ma per fortuna ci pensa Ragnar Ache a ristabilire il vantaggio. Al Yami è bravo a respingere la sua prima conclusione, ma non può sulla ribattuta che vale il secondo vantaggio tedesco. Al-Najei è però in grande forma e gli asiatici trovano ancora una volta il pareggio al termine di una grande azione e l’espulsione diretta di Pieper sembra far crollare la squadra di Kuntz ma nel finale ecco la svolta. Uduokhai svetta più in alto di tutti sul cross di Kruse per il definitivo 3-2 che costa così l’eliminazione ai sauditi e porterà i teutonici a giocarsi tutto in un bellissimo spareggio all’ultima giornata con la Costa d’Avorio.

Francesco Domenighini

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