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Diario dell’Olimpiade: Super Brasile, disastro per Francia e Argentina

Dopo la conclusione di Europei e Copa América e lo svolgimento della Gold Cup è tempo di dare inizio a un nuovo grande torneo per nazioni: l’Olimpiade. Il calcio certamente non è la disciplina più seguita e di maggior prestigio, almeno non all’interno delle competizioni dei cinque cerchi, ma nella sua storia ha sempre regalato grandi momenti e quest’anno la qualità non manca di certo. L’assenza dell’Italia non deve far calare l’interesse per un torneo che presenta grandi e attesi campioni. Vediamo dunque insieme come è andata la prima giornata che si è disputata questa mattina.

GRUPPO A
La prima grande sorpresa arriva già con la gara d’esordio del Gruppo A tra Messico e Francia con i centroamericani che dominano ottenendo una clamorosa e larga vittoria. Lo 0-0 del primo tempo si è sbloccato a inizio ripresa con Vega che di testa devia in rete una splendida azione sulla destra di Lainez e poco dopo un errore in fase di disimpegno di Kalulu permette a Carlos Rodríguez di servire Sebastián Córdova per il raddoppio. Gignac sa come si segna ai portieri messicani e dal dischetto batte Ochoa provando a riaprire la partita, ma il Tri non ha rivali ed è da applausi l’azione con la quale Uriel Antuna rientra sul sinistro per calciare sul palo interno e battere ancora Bernardoni. La ciliegina sulla torta la realizza il neoentrato Eduardo Aguirre con un destro da posizione defilata che batte ancora una volta il portiere dell’Angers, tutt’altro che impeccabile. I transalpini sono dunque già costretti a inseguire perché allo stadio Ajinomoto i padroni di casa del Giappone sono riusciti nel finale a piegare il Sudafrica grazie a Takefusa Kubo che aggancia un lungo cambio di gioco di Tanaka, salta secco Mabiliso e con un perfetto sinistro a giro batte Williams per i primi tre punti dei nipponici.

 

 

 

GRUPPO B
Il gruppo B è certamente quello più equilibrato e forse sulla carta meno affascinante, ma è proprio grazie a questo che può diventare il più imprevedibile. In pochi prevedevano particolari problemi per la Corea del Sud contro la Nuova Zelanda, ma incredibilmente gli oceanici riescono a strappare tre punti clamorosi. Gli asiatici dominano ma non trovano la via della rete e il vantaggio degli All Whites è quasi casuale. Il destro di Joe Bell da fuori area sembra senza speranze, ma la deviazione di Tae-Uk Jeong trasforma la fiacca conclusione in un perfetto assist per Chris Wood che stoppa e piazza il destro vincente. Inizialmente l’arbitro annulla per quello che sembra un evidente fuorigioco, ma il Var cambia la decisione e assegna il gol della vittoria. Il 5-4-1 di Danny Hay funziona e il sogno di arrivare ai quarti diventa fattibile soprattutto perché la Romania fa il suo dovere contro l’Honduras. Gli europei fanno il minimo indispensabile e trovano la rete della vittoria a fine primo tempo con il corner battuto da Ciobanu che viene deviato da Casildo che involontariamente di testa anticipa il proprio portiere Güity per la rete della vittoria. Decisivo è stato comunque il giovane Aioani che diversi interventi nega il pareggio ai centroamericani.

 

 

 

GRUPPO C
Chi si aspettava un gruppo C già deciso con Spagna e Argentina ai quarti di finale rimarrà profondamente deluso. Le Furie Rosse, composte da gran parte dei giocatori che sono arrivati in semifinale all’Europeo, impattano clamorosamente per 0-0 contro l’Egitto e perdono i pezzi. Mingueza è costretto a uscire a metà del primo tempo, mentre è durissimo il fallo sulla caviglia di Dani Ceballos di Mohamed Taher che se la cava semplicemente con il giallo. Nella ripresa El Shenawy alza le barricate e lo 0-0 fa ben contenti i nordafricani. Il pareggio non soddisfa certamente la Roja, ma all’Albiceleste va ben peggio e contro l’Australia crolla incredibilmente. Joel King stoppa perfettamente un lungo lancio sulla sinistra e crossa al centro per Mitchell Duke che sporca la conclusione e diventa perfetta per Lachlan Wales che batte Ledesma per l’1-0. I sudamericani si innervosiscono e in due mimuti Francisco Ortega atterra Atkinson e riceve immediatamente il secondo cartellino giallo subito dopo per proteste avvenute al centro dell’area. Il primo tempo molto negativo e l’inferiorità numerica portano all’inevitabile raddoppio con lo straordinario sinistro da fuori area di Marco Tilio che si infila all’angolino consegnando così agli archivi una clamorosa vittoria australiana.

 

 

GRUPPO D
La grande partita di giornata era sicuramente la sfida tra Brasile e Germania in una riedizione della finale di cinque anni fa a Rio de Janeiro. Ad aprire le ostilità però ci avevano pensato qualche ora prima Costa d’Avorio e Arabia Saudita con gli africani che hanno ottenuto i primi importanti tre punti del girone, anche se la rete del vantaggio è arrivata in maniera casuale. Il cross di Gradel è stato goffamente deviato nella propria porta da Alamri, ma la gran botta di destro da fuori area di Al-Dawsari è valso l’immediato pareggio. A riportare in vantaggio gli ivoriani ci ha pensato Frank Kessié, con il milanista che segna una grande rete con una cannonata di sinistro dopo aver saltato di netto ancora il povero Almari. Al Nissan Stadium di Yokohama ci si aspettava spettacolo e non si è rimasti delusi. Il Brasile ha letteralmente dominato la Germania per tutto il primo tempo e a Richarlison non sembra affatto pesare il secondo torneo consecutivo dopo la Copa América. In soli trenta minuti segna per tre tre volte ribadendo in rete un destro parato da Müller, trasformandosi in centravanti con un colpo di testa da pochi passi su cross di Arana e con un perfetto tiro a giro sul secondo palo. Matheus Cunha avrebbe la possibilità di calare il poker a tempo scaduto, ma il suo destro dal dischetto è perfettamente parato dal numero uno delll Stoccarda che tiene così a galla i suoi. Un 3-0 che non lasciava possibilità di replica, ma mai dare per morti i tedeschi. Santos sbaglia l’intervento sul destro da fuori area di Arimi e, nonostante l’espulsione di Arnold, il colpo di testa di Ache rende pimpante e vivo il finale. A chiudere definitivamente i conti ci pensa in contropiede Paulinho che piazza il destro e spacca la porta per il 4-2 che fa volare la Seleçao.

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