Dopo una breve sosta a conclusione degli ottavi di finale, la Coppa d’Africa riparte con i quarti e le prime due semifinaliste: a scamparla sono il Camerun e il Burkina Faso dopo 90 minuti di battaglia. I camerunensi si affidano ad un letale Toko Ekambi che, con una doppietta, piega il Gambia di Darboe e Barrow: situazione diversa per la Tunisia che crolla con un gol in pieno recupero di primo tempo.
LA COPPA D’AFRICA HA LE PRIME SEMIFINALISTE: CAMERUN E BURKINA FASO PROSEGUONO IL SOGNO
Dopo alcune sorprese agli ottavi, la Coppa d’Africa rispetta ogni pronostico nelle prime due partite dei quarti con il Camerun che asfalta, con una rete per tempo, un Gambia mai in grado di creare problemi ai rivali. La nazionale gambiana ha fatto anche a meno di Darboe, Barrow M. e Colley, entrati in campo solo dopo il doppio vantaggio degli avversari: tutto semplice per i “leoni indomabili” che controllano il match dal primo all’ultimo minuto con un attacco che strappa meno di quanto ha effettivamente creato. Al triplice fischio sono 18 le conclusioni verso la porta, 7 quelle che hanno reso la vita difficile all’estremo difensore Gaye. L’eroe di giornata è Toko Ekambi, ancora decisivo e letale: l’attaccante ha messo a segno una doppietta, senza lasciare la gioia del gol ad Aboubakar, sempre in testa alla classifica marcatori con 6 realizzazioni in 6 partite. La punta del Lione porta la sua formazione in semifinale e, con la doppia marcatura, sale a 5 reti in 5 match posizionandosi dietro solo al suo compagno di reparto. Il Camerun mette le freccia e punta alla finale di Coppa d’Africa con un organico che ha tutte le carte in regola per alzare il trofeo: ma prima degli ultimi 90 minuti ci sarà ancora un ostacolo, la vincente tra Egitto e Marocco.
Discorso diverso nell’altra semifinale che ha visto trionfare il Burkina Faso, corsaro proprio nello scadere di primo tempo. La Tunisia, questa volta, non è riuscita ad imporsi dopo aver superato i gironi tra le 4 migliori terze e gli ottavi contro una Nigeria irriconoscibile. I tunisini hanno terminato la loro dose di fortuna e vengono dominati per i primi 45 minuti da un avversario ben messo in campo e organizzato perfettamente sia in fase difensiva che offensiva. La difesa del Burkina Faso regge a qualunque urto e al primo contropiede utile ecco il vantaggio firmato da Ouattara, in pieno recupero. Nella ripresa, le aquile di Cartagine hanno provato a recuperare, ma l’attacco è risultato poco preciso e soprattutto poco cinico. I burkinesi continuano il loro sogno e puntano la finale per migliorare il loro score personale del secondo posto raggiunto nel 2013: nel frattempo, attende in semifinale la vincente tra Senegal e Guinea Equatoriale.