Agosto è finito e il campionato è fermo per la pausa delle Nazionali e quindi perché non valutare l’agosto (compreso anche delle due gare di luglio) delle dieci squadre di Bundesliga? Un campionato che non avrà i Messi e i Cristiano Ronaldo e che non spendere 200 milioni sul mercato, ma un campionato pazzo e divertentissimo ad ogni incontro. E allora, già che siamo pazzi, diamo un po’ i numeri.
Sturm Graz 9
Il 10 in pagella mi verrà strappato molto difficilmente, sapete sono un professore all’antica, ma questo Sturm Graz alla perfezione ci è veramente vicino. Perchè non solo è in testa alla classifica con sei vittorie su sei, ma in queste sei sfide ha già battuto a Vienna prima l’Austria e poi il Rapid, ed infine alla Merkur Arena ha piegato anche i Campioni in carica del Red Bull Salisburgo. Un andamento sontuoso fatte di partite palpitanti come alla prima giornata con quella pazzesca rimonta con il Sankt Pölten da 0-2 a 3-2. L’artefice di questo primato è senza dubbio il mister Franco Foda, che è stato capace di mutare il suo 4-2-4, ad un più attento 3-4-3, con la perdita del bomber Zulechner e l’ingresso del funambolico esterno Huspek, con Hierländer abbasso a centrocampo. Il tocco di classe in più l’ha dato quel piede vellutato di Peter Zulj, arrivato in estate dal Ried, ha cambiato il centrocampo stiriano. Vogliamo trovare un difetto a questa squadra? Otto gol subiti in sei partite sono davvero troppi. Ma con il cambio di modulo i miglioramenti difensivi iniziano a vedersi.
Lask Linz 7
Nonostante un finale di agosto dove ha visto il Lask capitolare per due volte a Vienna, si può dire che 8 punti sono un gran bottino per una neopromossa. Ma in questo inizio di campionato più che sui freddi risultati mi voglio concentrare sul gioco e i bianconeri giocano bene. Anche le due sconfitte con Austria e Rapid, non state nette, ma anzi sono state ben giocate e gli errori sottomisura dell’attacco alto austriaco sono stati decisivi. Ecco, l’attacco ora è un problema per Glasner che, nella gara del Prater, ha dovuto perdere il suo bomber Renè Gartler. Il centravanti viennese, che con 21 gol nella passata stagione è stato decisivo per la promozione del Lask, si sta riprendendo da un infortunio muscolare e per adesso nè Raguz nè Berisha stanno dando le adeguate garanzie. Nota di merito alla difesa e soprattutto al portiere Pervan che con soli quattro gol subiti è la miglior difesa assieme a quella del Red Bull. E per concludere, non si può non citare l’esodo dei tifosi bianconeri a Salisburgo e vedere la loro squadra tornare a casa con uno straordinario 1-1.
Mattersburg 6,5
Sono penultimi con 5 punti in 6 partite e allora perchè premiarli con un 6,5? Perchè questo Mattersburg sta seminando tanto e arriverà il momento della raccolta. Gioca bene, è rognoso, non ti fa giocare e per batterlo bisogna fare i salti mortali. Un salto mortale come quello di Lienhart che all’ultimo secondo salva il suo Altach da quello che sarebbe stato un meritatissimo pareggio biancoverde. Chiedere alla primatista Sturm come è stato difficile espugnare per 2-3 il Pappelstadion, o al Rapid che avanti per 2-0 all’Allianz si è visto rimontare per 2-2 da una squadra mai doma. L’irruenza e la troppa foga giocano brutti scherzi per la banda di Baumgartner ed ecco che dopo un’altra gran partita casalinga contro l’Austria Vienna, l’espulsione di Holler rovina i piani del Mattersburg. Non dimentichiamo che l’obbiettivo è la salvezza e la vittoria contro il Wolfsberger e il pari in casa del Sankt Pölten sono punteggi che valgono doppio a fine anno. Da monitorare in attacco il vecchio, 35 anni, gigante, 2,02 metri, Maierhofer che non perde mai il vizio del gol.
Red Bull Salisburgo 6,5
I Tori Rossi della Salisburghese partono, come ogni anno, per ammazzare il campionato. E con un inizio abbastanza agevole, basti pensare che dopo sei giornate il Red Bull non ha ancora affrontato nessuna viennese, si pensava ad un agosto sereno in testa alla classifica, invece dei meccanismi si sono rotti. Certo ci sono stati i roboanti 5-1 su Admira e Sankt Pölten, ma ad Altach è arrivato uno 0-1 più per bravura del portiere Stankovic che per altri fattori. Il pareggio casalingo contro il Lask e la sconfitta nel primo scontro diretto a Graz hanno fatto storcere il naso a qualcuno. Però diamo a Cesare quel che è di Cesare, perchè se è vero che nel Voralberg anche un pareggio sarebbe stato all’Altach, contro lo Sturm il Red Bull il pari l’avrebbe meritato. Molto bene l’israeliano Dabbur in attacco e senza dubbio tra i migliori va citato il tutto fare Wolf. Partenza sotto le aspettative, ma comunque 13 punti su 18 disponibili sono un ottimo bottino e la favorita resta la squadra di Rose.
Wolfsberger 6,5
Se i 9 punti in 6 giornate risultano essere un gran bottino e il quarto posto in classifica una posizione quasi insperata, non mi sento di dare oltre il 6,5 ai Lupi carinziani. Ben quattro sfide sono state giocate alla Lavanttal Arena e sono arrivate tre vittorie e una sconfitta al debutto con i Red Bull. Vittorie, però mai del tutto convincenti, come la sofferta rimonta contro il Sankt Pölten ultimo, o quella con un Admira ridotto in 9. Momenti di ordinaria follia, come l’insensata sfuriata di Leitgeb dopo la sostituzione a Graz, alternati a reazioni d’orgoglio nei finali di partita. Il voto è ampiamente sufficiente perchè l’obbiettivo è la salvezza e avere già un margine di 8 punti è sicuramente confortante, ma il Wolfsberger dovrà cambiare atteggiamento se non vuole essere risucchiato nelle parti basse della classifica. Ottimo acquisto Bernd Gschweidl dal Wiener Neustadt che con già tre realizzazioni all’attivo è nel gruppone dei migliori bomber della Bundesliga.
Austria Vienna 6
La sufficienza la squadra di Fink se l’è guadagnata grazie alle ultime tre vittorie consevutive, dopo un inizio da mani nei capelli con due sconfitte e un pareggio. Dopo l’imbarazzante prima uscita ad Altach e sottotono e meritatamente sconfitta con lo Sturm, il pari in rimonta nel derby col Rapid ha dato il là ad una ripresa dei Viola, culminata con la miglior prova del campionato contro l’Admira. Hadzikic, dopo aver causato gol a grappoli a inizio anno, ha ritrovato la sicurezza dell’anno scorso tornando un punto di forza della squadra. Gli infortuni di Venuto e Grünwald sono gravi perdite, ma Tajouri e Prokop non li stanno facendo rimpiangere, anzi. Monschein attacco è un folletto imprendibile e alternato con il possente Friesenbichler formano un attacco pericoloso. E poi a centrocampo c’è quella perla preziosa di Raphael Holzhauser, giocatore di livello superiore. Il terzo posto non può soddisfare appieno l’Austria Vienna, ma la rimonta è appena iniziata.
Admira Wacker 5,5
La squadra rossonera sembra una versione moderna di Dottor Jekyll e Mister Hyde, con grandi prove in casa e debacle in trasferta. Peccato che nell’ultima partita alla BSFZ Arena è arrivata una netta sconfitta per 1-3 contro l’Austria Vienna e quindi la sufficienza è rimandata a mesi migliori. Escludendo la sfortunata trasferta a Wolfsberger, dove a fine primo tempo l’Admira era già ingiustamente in 9, le altre due trasferte sono state un autentico massacro. A inizio anno 3-0 in casa del Lask e qualche settimana dopo un 5-1 senza appello alla Red Bull Arena di Salisburgo. In casa, invece, sono arrivati solo grandi avversari e Altach e Rapid Vienna hanno subito due batoste per 4-1e per 3-1 che hanno messo in mostra tutto il talento dei vari Starkl, Knasmüllner e Sax. Su quest’ultimo vanno fatti i complimenti alla società che ha saputo resistere alla avance dell’Austria Vienna e l’ha trattenuto in rossonero. L’obbiettivo primario è la salvezza, ma questo Admira può e deve osare di più.
Altach 5,5
Se non è la squadra con le migliori trame offensive della Bundesliga, forse dietro solo al Red Bull, poco ci manca. La rosa, però, è corta, molto corta, e i quattro turni preliminari di Europa League si sono fatti sentire in queste prime giornate. 7 punti in 6 partite sono un bottino magro per le aspettative della squadra di Schmidt e, se escludiamo il match inaugurale con l’Austria Vienna e l’ingiusta sconfitta contro il Red Bull, non ha mai convinto fino in fondo, come , invece, ha ampiamente fatto in campo europeo. Molto negative le sconfitte con Wolfsberger e Admira e tirato per i capelli i quattro punti con Lask e Mattersburg. Ora un po’ di riposo, ma da adesso in poi non ci sono più scuse, l’Altach deve tornare nelle parti alte della classifica. Sugli scudi da segnalare senza dubbio la gran classe di Stefan Nutz.
Rapid Vienna 5
Inizio di campionato sulla falsa riga della fallimentare stagione appena passata. Due vittorie, una ottima contro il Sankt Pölten in trasferta e una faticosa contro il Lask Linz in casa, due pareggi interni facendosi rimontare da Mattersburg e Austria e due sconfitte con Admira e Sturm Graz. Sembra che il pallone scotti tra i piedi dei giocatori di Djuricin con la squadra che è impaurita soprattutto in casa. Schaub va a corrente alternata e Joelinton ha le polveri bagnate. Doveva essere l’anno della rinascita, mentre ad oggi si prospetta un altro campionato anonimo. È un peccato perchè il pubblico dell’Allianz meriterebbe molto di più, ma ad oggi non si notano miglioramenti tali da considerare il Rapid una possibile rientrante almeno per un discorso Champions League e il tecnico austriaco di origine balcaniche deve iniziare a pensare nuove soluzioni.
Sankt Pölten 4
Ho sempre odiato quei professori che a scuola scendevano sotto il 4 perchè nessuno vale meno di una grave insufficienza. E quindi non scenderò sotto questo voto, ma non posso far altro che appioparlo al Sankt Pölten. Un misero punto in sei giornate e quota salvezza già lontana quattro punti. Poche idee, gioco inesistente e l’unico pareggio ottenuto tra le mura amiche contro il Mattersburg è arrivato anche grazie all’arbitro che ha annullato un gol regolare a Maierhofer. La sconfitta in Coppa d’Austria contro l’Austria Klagenfurt, che lotta per la sopravvivenza nella terza serie, è stato un grosso campanello d’allarme. Certo nella prima partita a Graz, dopo un grande inizio, si erano illusi i tifosi della Bassa Austria di avere una squadra già pronta e organizzata per l’inizio del campionato, ma così non è stato. Per Jochen Fallmann la sosta deve essere servita per rinfrescare le idee e cercare di risollevare una situazione che sembra già disperata.
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