Didier Deschamps ha sciolto le sue ultime riserve. Non sarà più il commissario tecnico della Francia: lascerà il suo incarico dopo i mondiali 2026. Una scelta definitiva, annunciata con largo anticipo proprio per permettere alla nazionale transalpina di non essere sotto pressione mediatica. Resta da capire chi sarà il successore. Due nomi su tutti: entrambi ex Campioni del Mondo.
Il primo e più autorevole candidato alla successione è Zinedine Zidane. Attualmente disoccupato per scelta, non ha mai nascosto la volontà di allenare la Francia. Adesso che la porta della nazionale sta per schiudersi, nessuno più di lui appare indiziato a mettere la mano sulla maniglia per aprirlo. Campione del mondo nel 1998 e vincitore dell’Europeo 2000 insieme a Deschamps, negli ultimi anni Zidane è stato il promesso sposo in blues nonché un’ombra costante palesatasi in tutti i momenti di difficoltà della gestione dell’attuale commissario tecnico.
Difficile, quasi impossibile che si punti su un nome diverso, anche considerando la buona stampa goduta dall’ex allenatore del Real Madrid capace di scrivere pagini indimenticabili nella storia della casa blanca. Dal 2016 al 2018 con una storica tripletta di Champions League vinte e dal 2019 al 2021 quando ha riportato il titolo di Campione di Spagna a Madrid. A differenza di Deschamps, criticato spesso per un gioco sparagnino ma difeso dalla bontà dei risultati ottenuti, Zidane è considerato un allenatore più completo e soprattutto, il profilo ideale.
Secondo l’Equipe tuttavia, ci sono anche altre opzioni, senza uscire comunque dalla rosa della nazionale campione del mondo 1998. L’alternativa a Zinedine Zidane è Thierry Henry. Dopo un inizio di carriera troppo altalenante per immaginare un futuro di alto profilo alla guida di un top club o di una selezione importante, il tecnico 47enne ha saputo rimettersi in gioco ed ha portato la nazionale francese a fregiarsi della medaglia d’argento nelle Olimpiadi di Parigi. Attualmente svincolato, ha comunque guadagnato diverso credito dopo i giochi a cinque cerchi ottenuto puntando su dei giovani che lo adorano e sarebbero pronti a seguirlo ovunque.
Se l’interesse della Francia è quello di aprire un nuovo ciclo rivoluzionando la base attuale, Henry potrebbe essere l’uomo giusto al posto giusto. Difficile immaginare ci sia posto per ulteriori candidati, sia per mancanza di allenatori ad altissimo livello disponibili nell’immediato, sia perché i profili di Bruno Genesio del Lille o Franck Haise del Nizza, sebbene riconosciuti e apprezzati, non possono essere considerati dei veri concorrenti per peso specifico e, come direbbero oltralpe, physique du rôle.
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