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Derlis Gonzalez vs Sterling: sfida ad alta velocità

La sfida dell’Olympiysky Stadion di Kiev fra i padroni di casa della Dinamo Kiev e il Manchester City sembra esser scontata già in partenza: gli inglesi, che per la prima volta nella loro storia hanno chiuso in testa al girone di qualificazione, cercano il primo storico approdo ai quarti di finale, per continuare quel percorso di crescita iniziato con l’arrivo degli sceicchi ai vertici della Società. Avendo già annunciato l’approdo di Pep Guardiola per la prossima stagione, c’è l’intenzione di poter chiudere il ciclo Pellegrini in bellezza. Gli ucraini invece tornano nella fase ad eliminazione diretta dopo 16 anni e sognano di poter ripercorrere le gesta della leggendaria squadra del 1998-1999 che, guidata dalla coppia composta dal loro attuale allenatore Rebrov e un certo Shevchenko, raggiunse la semifinale uscendo solamente contro il Bayern Monaco. Il duello che andiamo ad analizzare è quello che potrebbe avvenire sulle corsie laterali fra due funamboli che sicuramente fanno della rapidità il proprio punto di forza: stiamo parlando di Derlis Gonzalez e Raheem Sterling.

All’anagrafe Derlis Gonzalez Galeano, è un attaccante paraguayano classe 1994. Fin dalla giovane età le sue caratteristiche vengono notate in Europa, e alla fine sarà il Benfica ad aggiudicarsi il cartellino dell’ancora minorenne giocatore dal Rubio Ñu, giungendo il Portogallo nel 2012, con il raggiungimento della maggiore età. Non riuscendo a trovare spazio con le aquile, Derlis viene ceduto in prestito in patria al Guaranì e all’Olimpia, facendo un discreto numero di gol ed assist. La scorsa stagione invece è approdato al Basilea, dove ha vinto il campionato realizzando 3 reti e ben 10 assist e si è guadagnato anche la maglia della nazionale Albirroja per la Copa America disputata in Cile con cui è stato protagonista segnando tra l’altro una rete al Brasile nel quarto di finale, dove prevarrà clamorosamente ai calci di rigore la nazionale di Ramon Diaz. A fine luglio è arrivata la chiamata dall’Ucraina, con il Basilea ad incassare quasi 10 milioni. Al momento ha faticato molto a trovare spazio in campionato, complice l’impiego nel stesso ruolo (ala sinistra) di un eroe locale come Oleg Gusev, raccogliendo solo 9 presenze e 2 reti, spesso entrando a partita in corso. Nella massima competizione Europea è andata decisamente meglio: il Derlis Gonzalez ha giocato tutte e 6 le partite della fase a gironi dal primo minuto, giocando anche come ala destra e realizzando 1 gol e 2 assist, che hanno portato a vincere due delle tre vittorie complessive del club ucraino nel raggruppamento con Chelsea, Porto e Maccabi Tel Aviv. Contro il City (prima sfida dell’anno dopo la pausa invernale) sarà difficilissima, e la stella Yarmolenko non sembra essere un ottime condizioni. Ma gli uomini di Rebrov sperano di poter complicare il più possibile la sfida, aiutati dal calore del pubblico, (ridotta la squalifica dell’UEFA) e magari anche dall’estro del paraguayano, che sicuramente potrà essere una spina nel fianco per la non irresistibile retroguardia dei Citizens.

Se da un lato c’è un giovane in rampa di lancio, dall’altra ce n’è uno che continua a far discutere e cerca di rispondere alle critiche. Nato a Kingoston (Jamaica) nel 1994, Raheem Sterling è certamente una dei migliori talenti che il calcio inglese al momento possa offrire. Cresciuto nelle giovanili del QPR e dell’West Ham, è giunto a 15 anni nel Liverpool, con cui ha esordito a 17 nel 2012. Nelle seguenti stagioni riceve sempre più fiducia da Brendan Rodgers che lo schiera più volte da titolare assieme ai vari Suarez e Sturridge, riuscendo a totalizzare 129 presenze e 23 reti e trovando la convocazione per il Mondiale in Brasile, giocando tutte e tre le sfide della fase a gironi. Nell’ultima stagione aveva rifiutato il rinnovo del contratto, facendo trapelare l’idea di voler cambiare aria. Alla fine fra le varie contendenti l’ha spuntata il Manchester City di Pellegrini, che ha versato nelle casse dei reds ben 62 milioni più bonus. Al momento in Premier League ha totalizzato 24 presenze in campionato con 5 reti e 2 assist, mentre in Champions ha giocato tutta la fase a gironi realizzando 3 reti e 1 assist. Un bottino niente male per un giovane di quasi 22 anni, se non fosse per la esosa cifra sborsata in estate che lo ha fatto cadere al centro di numerose critiche, anche per alcune vicende fuori dal campo (pare abbia avuto 3 figli, non tutti riconosciuti, da 3 donne diverse all’età di 17 anni!). La sfida contro gli ucraini, abituati ad un gioco difensivo ma con ovvie carenze tecniche e forse anche fisiche visto che non gioca da inizio dicembre, potrebbe aprire per lui nuovi orizzonti, anche in vista di una probabile qualificazione all’Europeo, dove l’Inghilterra pare avere finalmente una squadra di assoluto livello, e di un finale di stagione, in cui il City è chiamato a fermare il miracolo Leicester. Con le assenze forzare di Nasri, Navas e De Bruyne, il fulcro del gioco potrebbe essere proprio lui.

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