Graz, splendida città della Stiria, Capitale dello Stato federale e seconda città più grande di tutta l’Austria. Il Mur divide in due la città con il ponte Hauptbrücke ricco di lucchetti che sigillano l’amore delle coppie. Qui si respira cultura, principale centro universitario della nazione, e benessere, il tutto attorniato da un alone quasi medievale grazie al suo affascinante centro cittadino. Un posto a misura d’uomo che però cambia completamente volto grazie al calcio, soprattutto in occasione del sentitissimo derby tra Gak e Sturm.
I primi a nascere furono i Rotjacken nel 1902 quando fu addirittura un gruppo di ragazzini delle scuole medie a formare il nuovo sodalizio. Sembra veramente incredibile, ma questi giovani avevano una grande passione per il calcio e cercarono in tutti i modi di entrare nell’ASV, la squadra accademica di allora, tanto che venne organizzata un’amichevole vinta per 4-1 dai ragazzini. Nonostante il successo non si voleva permettere a bambini di entrare nella prima squadra e così, grazie all’aiuto del più grande Karl Markel, comunque solo dicianovenne, venne fondato il Grazer Atheltiksport Club e il primo allenamento venne disputato il 18 agosto, festa nazionale in quanto giorno del compleanno dell’imperatore Francesco Giuseppe I. Il campo venne stabilito a Körösistraße, nel nord della città. Gli Schwoazn nacquero invece nel 1909 esattamente dall’altra parte della città, nel quartiere meridionale di Augarten. La scelta del nome ha al suo interno miti e leggende. Per qualcuno si tratta semplicemente dell’ispirazione tratta dallo Sturm Praga che venne in Stiria quell’anno per delle amichevoli, per altri invece fu proprio la tempesta che si scatenò in città quell’1 maggio a ispirare i fondatori dando così vita alla dicitura attuale.
Le differenze sociali erano evidenti, il Gak era infatti la squadra della borghesia considerata l’Accademia del calcio cittadino, mentre lo Sturm rappresentava l’anima popolare. La sensazione che ci si trovasse di fronte a una partita sentita non si ebbe all’inizio, soprattutto perché non esisteva un campionato nazionale e a Graz vi erano tante squadre. Il primo incontro risale comunque al 1920 con i bianconeri capaci di imporsi con un perentorio 5-1 riuscendo ad aggiudicarsi anche le due sfide successive. I Roten dovettero aspettare il 1922 per strappare un 2-0 e la prima vittoria su quelli che diverrano i rivali storici, ma per entrambe la storia a livello nazionale fu molto complicata e per tanti anni si dovettero accontentare solo di vittorie interne alla Stiria. Con il dominio viennese era già difficile poter partecipare al massimo campionato, ma la rivalità esplose negli anni ’60 quando le due divennero parte stabile della massima serie e soprattutto divennero storiche le scommesse. Nel 1967 infatti il macellaio Franz Zotter sfidò l’amico cuoco Peter Bumsenberger a dover attraversare la città in modo buffo in caso di sconfitta della propria squadra. Il primo era Schwoazn mentre il secondo Roten e fu proprio il Gak a vincere questa prima “Derbywetten“. Questo costò una traversata della città, da Sturmplatz a Gleisdorfergasse su un montone con appesa la scritta “Noi due montoni credevamo nella vittoria sul Gak“. Questa sfida divenne parte integrante della città e della rivalità, tanto che divenne seguita quanto la partita sul terreno di gioco. La più divertente scritta che dovette subire il cuoco Peter fu nel 1984 quando passò da nord a sud in sella a un asino con un cartello che recitava “Noi due asini, grande e piccolo, volevamo essere i vincitori del derby“. La goliardia era fondamentale, anche perché la prima vittoria nazionale arrivò solo nel 1981, quando i Roten batterono l’Austria Salisburgo in un’emozionantissima finale di Coppa d’Austria ribaltando ai tempi supplementari la sconfitta dell’andata per 1-0. Fu un duro colpo per i rivali, ma nella seconda metà degli anni ’90 lo Sturm visse anni magici. Con l’arrivo del bosniaco Ivica Osim in panchina la squadra vinse nel 1996 e nel 1997 la Coppa d’Austria e soprattutto fece l’impresa storica nel 1998. Con un campionato stradominato trionfò in campionato con ben diciannove punti di vantaggio sul Rapid Vienna secondo, con il Gak terzo. Fu un’annata magica che venne bissata, pur senza confermare quel dominio, anche l’anno successivo, e Graz stava vivendo anni impensabili. La Stiria era uscita dall’anonimato e le sue due squadre erano tra le migliori della nazione. Nel 2002 si disputò il derby più sentito della storia perché in palio c’era la finale di Coppa d’Austria. Furono i Rotjacken a vincere per 3-2 che però volevano dire la loro anche in campionato e arrivò finalmente anche per loro il grande momento. Era il 2004 e fu un testa a testa con il fortissimo Austria Vienna. A cinque giornate le due squadre erano a pari punti e al Franz Horr Stadion della Capitale i viola sognavano il decisivo sorpasso. Furono però i ragazzi di Schachner a disputare la gara perfetta vincendo in trasferta per 1-3. A suggellare il trionfo arrivò due settimane dopo lo 0-2 nel derby con lo Sturm, che riuscì a salvarsi solo all’ultima giornata. Il forte indebitamento per poter costruire una squadra di livello aveva messo in ginocchio le casse della società e nel 2007 venne dichiarata fallita per scomparire definitivamente nel 2012, l’anno dopo la vittoria del terzo e ultimo campionato bianconero. Il Gak ripartì così con pochi soldi e tanto amore della sua gente addirittura dalla nona serie, ma non si scoraggiò e ottenne ben sette promozioni consecutive. Rimarrà per sempre impresso nella storia la stagione 2018-19 dove la squadra stravinse la Regionalliga, garantendo così il suo ritorno in Erste Liga tra i professionisti, e in Coppa tornò a far sognare i propri tifosi. Con una cavalcata trionfale i Roten arrivarono fino alla semifinale, riuscendo a eliminare ai quarti l’Austria Vienna, e solo il grande Salisburgo riuscì a fermarli. Nel 2020 la Stiria ha avuto come squadra principale il piccolo Hartberg, ed è la prima volta che succede nella storia, ma Graz si sta già rialzando.
Nei centonovantasette incontri totali vi è una leggera prevalenza da parte dello Sturm con ottanta vittorie contro le sessantotto del Gak e anche il miglior cannoniere di sempre ha vestito la maglia della tempesta. Si tratta di Ivica Vastić, croato col passaporto austriaco, che nel derby era una vera e propria sentenza da ben quattordici reti totali. Per i Roten invece il principale marcatore nella stracittadina è Water Koleznik, bomber degli anni ’60 in grado di punire i bianconeri ben otto volte.
A livello di tifoserie il calore è sempre stata una costante, anche nei momenti più bui e se i Rossi dopo i vari fallimenti hanno deciso di unirsi sotto lo striscione “Grazer AK“, anche se la “Red Firm” resta il gruppo principale, i bianconeri hanno varie divisioni. Tra i tanti gruppi spicca più di tutti la “Brigata Graz“.
Due volti della stessa città, una rivalità storica che non tramonterà mai, perché a Graz o sei un Rotjacken o sei un Schwoazn.
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