Rotterdam, una delle città più importanti d’Olanda, vero punto strategico per le tratte commerciali avendo il porto più grande d’Europa. Un luogo in continua evoluzione, terra di scambi culturali tutto sotto lo sguardo attento della Chiesa di San Lorenzo che protegge la città da più di cinquecento anni. Sono più seicentomila gli abiyanfi6 che la popolano e hanno nel calcio una delle principali fonti di svago avendo tre squadre tra le grandi della nazione, ma sono soprattutto due di queste a paralizzare la popolazione durante le loro sfide, il Feyenoord e lo Sparta.
I primi a vedere la luce furono i Kasteelheren dello Sparta nel lontano 1888 nella strada centrale di Coolsingel. Si trattava di una polisportiva che nacque essenzialmente per il gioco del cricket, ma nella vicina Inghilterra stava spopolando questo nuovo magnifico sport e così, pochi mesi dopo la fondazione, nacque anche la sezione calcistica. I colori biancorossi a strisce verticali arrivarono soltanto nel 1899 a seguito di varie amichevoli giocate a Sunderland e tale fu l’entusiasmo nel poter affrontare i maestri dell’epoca che la società decise di copiare la maglia e farla propria. Il Club van Zuid invece venne creato addirittura a vent’anni di distanza, ben nel 1908. Inizialmente il nome era Wilhelmina e fu nel pub De Vereeniging dove si apportò il sigillo finale. Il nome definitivo venne modificato nel 1912 e prese il nome del quartiere di fondazione, quel distretto di Feijenoord che prese l’accezione inglese con la y al posto della ij. La divisione fu quindi subito ben chiara, con lo Sparta che rappresentava l’élite e la borghesia cittadina, mentre i nuovi arrivati erano una vera e propria riscossa popolare.
Il primo derby si giocò comunque molto tardi, solo nel maggio del 1921. Il Club van het volk infatti aveva dovuto vivere svariati anni nelle serie dilettantistiche prima di iniziare a scalare le classifiche e guadagnarsi così una sfida diretta contro i rivali cittadini. Fu una gioia immensa per i più giovani di Rotterdam vincere quella partita per 4-2, perché stava a significare che il vento stava cambiando e ci sarebbe stata una nuova padrona. Lo Sparta aveva vissuto proprio poco prima della Prima Guerra Mondiale i suoi anni migliori riuscendo a vincere tra il 1908 e il 1915 ben cinque campionati olandesi. Nessuno infatti sembrava in grado di fermare i Signori del Castello, ma quella amichevole riuscì a cambiare per sempre le sorti della rivalità. Il Feyenoord vinse il suo primo titolo nel 1924 e prima del secondo conflitto bellico aveva pareggiato i numeri di successi dei vicini di casa del centro. Gli anni dopo la guerra furono molto complicati per tutti, ma sul finire degli anni ’50 lo Sparta riuscì con un colpo di coda inatteso a tornare al vertice. Nel 1958 vinse la sua prima Coppa d’Olanda e l’anno seguente riprese il comando della nazione vincendo la sua sesta e ultima Eredivisie. Fu solo un breve sorpasso perché gli anni ’60 furono dominati dal Club del Popolo. Quattro trionfi in quel decennio e in particolar modo rimarrà impresso quello del 1969 strappato per soli tre punti all’Ajax finalista di Coppa dei Campioni. L’Olanda stava dunque uscendo dall’anonimato calcistico e i primi a renderla grandissima fu proprio il Feyenoord. Nel massimo torneo continentale dell’anno seguente la squadra fu un rullo compressore e nella finale di Milano contro il Celtic fu lo svedese Kindvall a segnare nei supplementari la rete del trionfo. Sarebbe poi iniziato il dominio dell’Ajax sul Continente, ma fu il Club van Zuid ad aprire la strada. Contro l’Estudiantes arrivò anche il titolo di campioni del mondo e nel 1974 giunse perfino il successo in Coppa Uefa contro il Tottenham. Dopo quella stagione qualcosa però si spezzò e da allora furono molte di più le delusioni rispetto ai successi a Rotterdam. Il Feyenoord vinse solo quattro campionati in quarantasei anni, ma portò comunque a casa un’altra Uefa nel 2002, mentre lo Sparta subì svariate retrocessioni e visse molti anni in Eerste Divisie avendo nel 1996 il momento migliore quando arrivò fino alla finale, poi persa contro il Psv Eindhoven, di Coppa d’Olanda.
I confronti diretti sono ampiamente a favore della squadra più giovane di Rotterdam e da cento anni non è più nemmeno in discussione quale delle due sia la più prestigiosa rappresentante della città. Su centododici sfide totali, più della metà sono a favore del Feyenoord, ben sessantasei, mentre allo Sparta non son rimaste che le briciole con soli diciannove successi. L’ultimo anno di grazie per i Signori del Castello risale al 2008 quando vinsero entrambi i derby casalinghi per 3-2 e 2-1. Come ampiamente prevedibile anche il miglior marcatore di sempre nella rivalità è del Club del Popolo ed è quel fantastico cannoniere di Jon Dahl Tomasson capace di realizzare ben otto reti nelle stracittadine. Per lo Sparta invece bisogna tornare agli anni ’80 con le sei reti di Ronald Lengkeek, una sentenza nel derby.
A livello di tifoseria il clima e assolutamente agli antipodi. Lo Sparta ha sempre mantenuto il suo spirito quasi aristocratico nonostante abbia creato un buon movimento ultras come quello rappresentato dai “Spange Naren“. Ben diverso invece è l’ambiente al De Kuip, vero e proprio catino infernale. Gli “Het Legioen” sono il gruppo principale e non sono di certo nuovi ad atti di violenza verso persone o cose, come accadde a Roma nel 2015.
Due volti della stessa città, una rivalità storica che non tramonterà mai, perché a Rotterdam o sei del Club van het volk o sei un Kasteelheren.
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