Sofia, Capitale della Bulgaria e uno dei centri più importanti di tutto l’est Europa. Terra di grandi contraddizioni e differenze sociali, ma che è stato determinante nel processo di allontanamento dall’Unione Sovietica a fine anni ’80. La modernità fa ancora fatica ad attecchire, se non in limitate zone e purtroppo la povertà è ancora dilagante. A dare sollievo ai suoi cittadini c’è però il calcio e una sfida che riesce ancora ad accendere gli animi come quella tra Cska e Levski.
I primi a nascere furono i blu della Capitale nel 1914 quando Sofia era ancora la principale città di un Regno. In realtà la società era già entrata a far parte del calcio amatoriale da tre anni, ma venne ufficializzata e regolarmente registrata solo nel 1914 e il nome fu una dedica a Vasil Levski, eroe nazionale durante il risorgimento bulgaro. I rossi invece hanno una derivazione molto più recente e, come voleva la tradizione dell’est Europa, il nome Cska veniva scelto per rappresentare le squadre dell’esercito. Per questo motivo il rapporto con la popolazione fu sempre molto problematico. I favoritismi erano infatti all’ordine del giorno e per questo motivo il Levski venne chiamata “La squadra del Popolo” in contrasto contro il potere istituzionale degli Armejcite.
Il primo campionato bulgaro venne istituito nel 1924 e i blu vinsero alcuni campionati prima della Guerra, ma il grande interesse verso la competizione iniziò realmente dopo il conflitto bellico e l’inizio della rivalità con il Cska. Il primo derby si disputò il cinque maggio 1948 e fu la prima squadra di Sofia a strappare una preziosa vittoria per 1-0. Il successo, e il seguente pareggio per 0-0 nella sfida di ritorno, non impedirono però alla squadra dell’esercito di vincere il loro primo campionato alla prima annata tra i professionisti. Dovettero passare altri due anni prima che i rossi trovassero il successo in una stracittadina grazie al 2-1 casalingo del 1951, ma da lì in poi iniziò un dominio quasi incontrastato. In tutti gli anni ’50 furono solo due le vittorie del Levski nei derby e in campionato il Cska fece ciò che voleva. Dal 1954 al 1962 arrivarono nove vittore consecutive, un dominio che sembrava essere interminabile e che ebbe l’apice nel 1967. La squadra arrivò a una storica semifinale di Coppa dei Campioni persa solo contro l’Inter dopo lo spareggio di Bologna. Una grande compagine che avrebbe forse meritato la consacrazione a livello internazionale. Con gli anni ’70 tornò però di prepotenza il Levski che iniziò finalmente a essere una degna e seria rivale dei cugini. Tra gli anni ’70 e il primo decennio del 2000 le vittorie furono perfettamente distribuite con diciassette campionati a testa, ma a livello internazionale la Squadra del Popolo non riuscì mai a sfondare. Il Cska invece arrivò per altre due volte in una semifinale continentale, prima ancora in Coppa dei Campioni nel 1982 e poi in Coppa delle Coppe nel 1989. Nonostante questa sostanziale parità fu il Levski a trovare maggiore continuità negli scontri diretti iniziando a superare e a staccare i rivali. Negli ultimi anni i rossi hanno dovuto subire l’onta del fallimento dovendo ripartire dalle serie minori, ma è stato tutto il calcio di Sofia a entrare in un periodo di profonda crisi. La Bulgaria ha trovato nel Ludogorets e nella piccola cittadina di Razgrad il suo nuovo centro calcistico e l’Eterno derby si è via via trasformato sempre di più in una sfida dal grande fascino ma fine a se stessa.
Tra campionato e Coppa sono stati ben duecentocinque i derby che si sono disputati tra queste due squadre, grazie a continui cambiamenti al vertice, c’è una sostanziale parità nel rendimento. In campionato il Levski è avanti grazie a una sola vittoria, cinquantacinque e a cinquantaquattro, ma contando anche le Coppe nazionali il margine si fa ben più ampio, ottandue a sessantotto per i blu. Il momento più memorabile avvenne nel settembre 1994 quando la Squadra del Popolo annientò a domicilio i rivali con uno storico e indimenticabile 1-7. I migliori marcatori di sempre di questa rivalità sono tutti di stampo Levski, ma quello che più di tutti si esaltava in questa partita era Georgi Ivanov, cannoniere tra la fine degli anni ’90 e per tutto il primo decennio del nuovo millennio. Le sue quindici reti totali ne hanno fatto un vero e proprio incubo per le difese rosse, mentre per trovare il miglior bomber di sempre per il Cska bisogna tornare parecchio indietro con gli anni. Si tratta infatti di Dimitar Milanov, simbolo della squadra ai suoi albori subito dopo la Guerra che riuscì a entrare nella storia del Derby Eterno per ben undici volte.
Le due tifoserie sono tra le più violente e con frange hooligans più estreme dell’intera Europa ed è per questo che la violenza è purtroppo divenuta la normalità. Entrambe con forti tendenza a destra e che hanno potuto creare ottimi rapporti anche con tifoserie italiane. Nel 2018 i gruppi del Settore A si sono riuniti tutti sotto l’unica nome di “Ultras Levski” e da anni è storico il loro gemellaggio con la Lazio. Gli ultras del Cska invece prendono posto nel Settore G e tra i gruppo più temuti c’è quello degli “Animals” che nel Belpaese ha stretto grandi rapporti con la Curva Sud del Milan.
Due volti della stessa città, una rivalità storica che non tramonterà mai, perché a Sofia o sei un Sinyata Lavina o sei un Armejcite.
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