Il Malaga è ospite del Deportivo Alaves nell’impianto del Estadio Mendizorrotza per una sfida che vale una fetta consistente di salvezza: i padroni di casa sono terzultimi ad un punto di distanza dal Malaga, penultimo. Le due compagini riversano in una crisi senza fine e l’imperativo per i due manager è la vittoria quest’oggi. Il Malaga proviene da uno scottante due a zero casalingo inflittogli dal Betis Siviglia: gli uomini di Míchel si sono fatti superare dalle reti di Leon e Camaras in una sconfitta interna che brucia come il sale sulla ferita. Il Deportivo è uscito beffato dalla rete di Fernando Torres in casa dell’Atletico Madrid: la selezione di Abelardo hanno dimostrato grande “garra”, ma non è bastata per fare punti.
Il Deportivo Alaves scende in campo con un 4-2-3-1 molto offensivo: in difesa presiede Alexis, Tomas Pina a centrocampo e la punta di riferimento è Munir El-Haddadi. L’attaccante del Barcelona non sta convincendo appieno il potenziale del quale dispone e la sua sfortunata avventura al Deportivo è la riprova di questo trend non idilliaco. L’uomo da osservare è sicuramente Ibai Gomez fra le fila dei baschi, abile a mettere in notevole apprensione la retroguardia avversaria. Manu Garcia, capitano, festeggia le duecento presenze con la maglia dei baschi. Gli ospiti optano di schierarsi con 4-4-2-: Rolan e Penaranda guidano l’attacco, Ontiversos largo a destra e Baysse al centro della difesa. L’uomo più in palla del Malaga è sicuramente Chori Castro: l’uruguaiano è andato a segno tre volte in nove partite. La scelta di Míchel di schierare questo estroso esterno di centrocampo può rivelarsi decisiva. Il tecnico, inoltre, deve rinunciare al terzino destro Rosales: il venezuelano è un punto riferimento per la retroguardia del Malaga.
L’Alaves arriva alla sfida con il calore del proprio pubblico pronto a sospingere i propri beniamini alla vittoria che significherebbe agganciare il Deportivo La Coruna e allontanare il gruppetto formata da Malaga e Las Palmas. Il Malaga si ritrova in una posizione non adatta alle proprie ambizioni e per questo boccheggia a fatica, non essendo predisposta a questo tipo di lotte. Il presidente del club, ovvero il qatariota Abdullah bin Nasser, ha critica aspramente i propri giocatori in settimana, perciò il sentimento di rivalsa quest’oggi è doppio per gli uomini del Malaga. Il match odierno, che vale il sedicesimo turno de La Liga, ha i connotati di un entusiasmante “dentro e fuori”.
Nella prima frazione di gioco il Deportivo è sicuramente più in palla, fra i ventidue in campo spunta Munir che impegna Roberto con una conclusione sul primo palo. Lo stesso Munir sciupa un’occasione clamorosa calciando sul corpo dell’estremo difensore ospite da buona posizione. La partita, dopo venti minuti di studio, si sblocca dal punto di vista agonistico e la posta in gioco porta i protagonisti in campo ad una serie di colpi proibiti. La prima frazione si chiude sulla punizione dai venti metri di Ibai Gomez che si stampa sulla barriera. Il primo tempo termina a reti bianche. Il Deportivo è sembrato meglio disposto in campo, ma gli ospiti sono usciti allo scoperto con il passare dei minuti. Nel Malaga si è distinto un pimpante Rolan, nonostante le precarie condizioni fisiche.
Nella ripresa l’Alaves ha una chance d’oro con Munir: Pedraza calcia violentemente verso la porta e Roberto respinge corto, sopraggiunge l’ex Barcelona e, a porta sguarnita, centra sulla traversa. L’ex Valencia incappa in un errore madornale, poiché si trattava di una rete più semplice da insaccare, che da sbagliare. Il ragazzo di origine marocchine ha un enorme peso sulle spalle per quanto riguarda l’economia di questo match. Il Malaga rischia, perché il direttore di gara non ravvisa un calcio di rigore netto a causa di un intervento in ritardo su Burgui. L’Alaves è padrone del terreno di gioco ed è nuovamente Munir, all’ora di gioco, che sfiora il vantaggio con un pallonetto strepitoso, ma l’attaccante dei baschi non è fortunato. Il prestito del Barcelona si rifà al 61′ quando sigla il vantaggio con un piatto preciso che si insacca alle spalle di Roberto. L’ex Valencia coglie al volo un cross deviato dalla sinistra e si toglie un macigno dal petto con la terza personale nella Liga. Il Malaga deve rincorrere. Gli ospiti non sembrano nel proprio momento migliore e faticano ad organizzare una manovra di livello. Abelardo rimpolpa l’attacco dell’Alaves con l’ingresso di Santos e Bojan per cercare di chiudere il match. La gara termina 1-0 in favore dei padroni di casa: Abelardo vince una gara chiave in ottica salvezza. Gli uomini di Míchel cadono nuovamente e devono riassettarsi completamente se vogliono salvarsi dalla retrocessione nell’anno che verrà.
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