Dal carcere alla Championship, fino ad arrivare nell’Olimpo della Premier League: la storia di Troy Deeney è una di quelle che fanno più emozionare, una storia che soltanto il calcio può raccontarci.
Incredibile, inaspettata ma quasi magica, come la doppietta firmata da lui nei minuti di recupero che ha permesso al suo Watford, squadra di cui è capitano, di ribaltare la partita contro il già retrocesso Aston Villa. Due reti importantissime che hanno permesso agli Hornets di non perdere il passo dell’Everton e continuare a scalare la classifica per togliersi ancora qualche soddisfazione. Quell’esultanza rabbiosa dopo i due goal al 90′, la corsa verso il suo pubblico e gli abbracci dei suoi compagni sono il giusto premio per un giocatore che dalla vita non ha sempre avuto abbracci e sorrisi.
Nel 2012, proprio quando la sua carriera con la maglia del Watford sembrava aver preso la gusta piega (complice anche la vittoria del premio di Gol dell’anno), la sua vita si trasformò in un incubo ad occhi aperti: dopo aver perso il padre per una malattia fulminante, Deeney, allora appena 24enne, si avvicinò all’alcool per allontanare tutto il dolore che quella perdita aveva lasciato in lui. Ma, si sa, l’alcool non è mai la scelta giusta: fu così che il calciatore in un pub di Birmingham, la sua città natale, in preda ad una sbornia, sfondò la mascella ad un giovane studente dopo una lite.
Fu l’inizio della fine: viene condannato a 10 mesi di carcere, ridotti poi a 3, che gli fanno definitivamente capire che passare da un pub all’altro non cancellerà mai il suo immenso dolore. Una volta libero, Deeney torna ad allenarsi, più di prima, spinto dalla rabbia e dalla voglia di rivalsa, dalla voglia di onorare suo padre con una grande impresa. Il Watford lo riaccoglie a braccia aperte e lui, diventato nel frattempo il capitano della squadra, decide di onorare gli Hornets riportandoli in Premier League a suon di goal.
Il vecchio Deeney sembra ormai sparito: anche in questa stagione l’attaccante non ha deluso le aspettative dei suoi tifosi, regalandogli 7 assist e ben 11 reti, un ottimo bottino per un ragazzo che si affaccia per la prima volta alla massima serie inglese. La sua velocità, il suo fiuto per il goal e l’ottimo colpo di testa, abbinate alla potenza e alla classe di Ighalo, il suo fidato compagno di reparto esploso in questa stagione, sono letali per qualsiasi difesa (come ricorderanno Liverpool ed Arsenal).
Le due reti al cardiopalmo che valgono i tre punti sono la giusta ciliegina sulla complicata torta di Troy Deeney, abituato a deliziare i suoi tifosi con goal allo scadere: già nella stagione 2012/2013 l’attaccante spazzò via il sogno play-off del Leicester che, dopo aver sbagliato un calcio di rigore al 90′ che avrebbe potuto portare il risultato sul 2-2, venne eliminato proprio da una rete di Deeney nell’ultimo minuto di recupero. Un vizio che regala spettacolo ad ogni partita, l’abitudine di non mollare mai di chi nella vita ha saputo rialzare la testa e andare avanti superando tutti gli ostacoli.