Dopo aver comunicato l’addio al Brighton, De Zerbi sta ancora valutando le offerte per capire su quale panchina sarà il prossimo anno. Intanto vediamo le fasi salienti della sua carriera da allenatore
“Il Brighton ha confermato che l’allenatore Roberto De Zerbi lascerà il club dopo l’ultima partita della stagione di Premier League di domani contro il Manchester United all’American Express Stadium”. Con questo comunicato, pubblicato qualche giorno fa sul sito ufficiale del club, i Seagulls, hanno comunicato la separazione consensuale con De Zerbi, ormai ex tecnico del Brighton. Il club inglese ha confermato di aver raggiunto un’intesa con l’allenatore italiano per risolvere il contratto di comune accordo. Il toccante addio è andato in scena ieri, nella partita che ha visto Brighton perdere per 0-2 contro il Manchester United. Il futuro dell’allenatore italiano è ancora tutto da scoprire, ma sembra che il Milan stia cercando di portarlo sulla propria panchina nella prossima stagione. In attesa di sviluppi, vediamo gli episodi salienti della carriera in panchina di Roberto De Zerbi fino a questo momento.
Sassuolo, Shakhtar, Brighton e non solo: ecco la carriera da allenatore di Roberto De Zerbi
Roberto De Zerbi è considerato uno degli allenatori più promettenti dell’intero panorama calcistico internazionale. Negli ultimi anni, l’allenatore di Brescia, ha fatto vedere al mondo la sua idea di calcio, trovando ampi consensi tra moltissimi addetti ai lavori, tra cui il suo mentore, Pep Guardiola, anche se ancora non ha avuto l’occasione di sedersi sulla panchina di un top club europeo. In attesa di scoprire quale sarà il futuro di De Zerbi, vediamo quali sono state le tappe fondamentali del suo percorso da allenatore fino a questo momento.
Darfo Boario
La carriera da allenatore di Roberto De Zerbi è una dimostrazione dell’importanza che ha la gavetta nel mondo del calcio. La sua avventura sulla panchina inizia nel 2013, quando a distanza di un anno dall’ottenimento del patentino UEFA B da allenatore, il tecnico di Brescia si siede sulla panchina del Darfo Boario, in Serie D. Questa prima esperienza, però, non va come previsto, e a fine stagione arriva la retrocessione in Eccellenza e il conseguente esonero.
Foggia
La prima avventura positiva di De Zerbi è al Foggia, panchina in cui si siede nel 2014. Con il club pugliese, infatti, il tecnico di Brescia chiude la stagione 2015/16 al secondo posto in Serie C, ma il finale è amaro: ai play off perde in finale contro il Pisa, non riuscendo a portare il Foggia alla conquista della Serie B. A causa di alcune divergenze con la società, De Zerbi decide di rassegnare le proprie dimissioni.
Palermo
Quella al Palermo per De Zerbi, nonostante sia stato il suo primo approccio con la Serie A, è un’esperienza breve e assolutamente da dimenticare: viene chiamato a settembre 2016 per sostituire Ballardini e per guidare i rosanero verso la permanenza nella maggiore serie italiana, ma il feeling con il presidente Zamparini non scatta, e i risultanti non esaltanti portano al suo esonero solamente due mesi dopo l’assunzione.
Benevento
Un’altra esperienza in Serie A si presenta nell’ottobre 2017, quando il presidente Vigorito lo chiama per guidare il Benevento: è un’esperienza per certi versi positiva, ma sfortunata nel finale con l’ultimo posto in classifica e la retrocessione in Serie B.
Sassuolo
La svolta arriva nel giugno 2018, quando riceve l’offerta del Sassuolo per sostituire Giuseppe Iachini: inizialmente per lui viene fatto un contratto biennale, per poi essere esteso fino al 30 giugno 2021 grazie agli ottimi risultati portati durante la gestione neroverde. In quelle 3 stagioni il tecnico porta il Sassuolo una volta all’undicesimo posto e due volte vicino all’Europa. L’unica delusione in questa avventura riguarda la mancata qualificazione alla Conference League nella stagione 2020/21, sfuggita alla sua squadra a causa della peggior differenza reti rispetto alla Roma. È sua la decisione, a maggio, di non continuare con i neroverdi. L’asticella di De Zerbi si è alzata e il suo appeal è ormai aumentato, ci sono, quindi, tutti i presupposti per fare un passo in avanti. Quell’estate arriva, infatti, l’offerta dello Shakhtar Donetsk.
Shakhtar Donetsk
L’inizio allo Shakhtar è promettente: preliminari di Champions Leahue superati, con conseguente ingresso nella fase a gironi, e trionfo nella Supercoppa d’Ucraina con un convincente 3-0 contro la Dinamo Kiev. Poi arriva la tragedia della guerra e l’invasione russa costringe la Federcalcio ucraina a sospendere il campionato senza assegnare il titolo (in quel momento, De Zerbi e la sua squadra sono in testa alla classifica). A luglio, le parti decidono di rescindere il contratto, ma per De Zerbi si aprono le porte del calcio inglese.
Brighton
Solo due mesi dopo, infatti, arriva l’offerta del Brighton, che con un contratto quadriennale convince l’allenatore di Brescia a intraprendere un’avventura in Premier League. I risultati sono subito ottimi, e culminano con la prima storica qualificazione del club a una competizione europea: l’Europa League. Dopo questa stagione, di certo non esaltante come la prima, il tecnico decide di lasciare i Seagulls, e ora non resta altro che capire quale sarà la sua prossima avventura.