Calcio estero

De Zerbi, crollo verticale: il suo Brighton è sparito

Roberto De Zerbi in crisi di identità e risultati. O riparte o rischia grosso. Il Brighton dei miracoli, squadra rivelazione di inizio stagione in Premier, è precipitato in classifica e sembra invischiato in una spirale che rischia di generare una caduta libera. La sfida contro l’Aston Villa assume i contorni del crocevia per l’immediato e il prossimo futuro di un allenatore che sta rapidamente esaurendo il plafond del credito accumulato negli ultimi mesi.

De Zerbi e il Brighton, i numeri di un crollo verticale

Il Brighton si è spento, come si dice in gergo, insieme ai termosifoni. Il crollo è verticale. Prima il rallentamento, poi la frenata, quindi una lunga sosta con le quattro frecce accese in corsia d’emergenza: un rendimento collassato senza preavviso, una crisi totale, sia sotto il profilo del gioco sia dei risultati. La vittoria manca dallo scorso 10 marzo, quando arrivò l’1-0 contro il Nottingham Forest. Da allora, quattro sconfitte e due pareggi, con appena due reti segnate e 13 subite, senza lo straccio di una segnatura in tutto il mese di aprile. Numeri devastanti, per una squadra e per un allenatore che ha nel calcio offensivo il proprio credo. Sconfessato però da una incapacità ormai costante di offrire, come direbbe il tecnico italiano, la “proposta di calcio” che ha conservato però i limiti: il Brighton ha spesso subito gol e continua a incassarne con regolarità impressionante.

450′ per giocarsi tutto: panchina e reputazione

Le prospettive sono da incubo. Il tecnico italiano si gioca la panchina e la reputazione, in calo clamoroso anche e soprattutto in vista dei prossimi movimenti di panchine, nelle prossime quattro giornate. 360’ di gioco che potenzialmente potrebbero aggravare definitivamente la situazione, fruttando zero punti. Il calendario non è dei migliori: Aston Villa, Newcastle, Chelsea e Manchester United. Senza una inversione di tendenza prenderebbe sempre più corpo il dibattito che si trascina da qualche settimana

“Big” o sopravvalutato? In Inghilterra dibattito aperto

Immagine | Epa

 

Al di là della Manica ci si interroga. La linea che separa il concetto di “Big” e “sopravvalutato” si sta sensibilmente accordando. I detrattori del tecnico italiano, e non sono pochi, ritengono che De Zerbi abbia sfruttato l’ “effetto scia” del suo predecessore Potter e poi abbia perso il controllo della squadra. Chi ne ha fiducia, e sono in tantissimi,  invece ritiene che il periodo difficile del Brighton dipenda anche dalla serie incredibili di infortuni che hanno colpito la squadra. “I tifosi meritano di più”, ha dichiarato De Zerbi. Parole a doppio taglio. Quel “di più” potrebbe tradursi nell’uscire dalla crisi oppure nella ricerca, da parte del club, di un altro allenatore in panchina.

Pasquale Luigi Pellicone

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