Un AZ mutilato dal coronavirus riesce ad espugnare il San Paolo e a vincere la prima gara di Europa League contro i più forti del girone: il successo è importantissimo per una squadra che, in campionato, aveva smesso di vincere inanellando 4 pareggi nelle 4 gare giocate fin ora. L’eroe della serata è De Wit, centrocampista spostato in avanti per colmare la mancanza di Boadu, positivo al COVID: ma chi è il giovane che ha permesso ai biancorossi di strappare i primi 3 punti in Europa?
Dani de Wit nasce in Olanda nel 1998 e cresce calcisticamente nelle famose giovanili dell’Ajax, mettendosi in mostra fin dalla più giovane età. Si aggrega alla formazione Jong nel 2016-2017 e, nell’anno successivo, veste una maglia da titolare con 33 presenze e ben 13 reti, caratteristica importante per un centrocampista. Il premio per le sue prestazioni arrivò nel finale di stagione con l’esordio in Eredivisie.
Nonostante le ottime premesse viene alternato costantemente tra rosa Jong e prima squadra: in Eerste Divisie andrà in rete altre 6 volte in 18 occasioni mentre, nella massima divisione olandese, scende in campo 4 volte senza mai gonfiare la rete. Il ragazzo nasce come centrocampista centrale ma dimostra sempre un certo vizio per il gol: per questo motivo viene spesso utilizzato anche come trequartista o esterno di destra in un tridente d’attacco. Bravo nel controllo palla e nella conclusione: ha un piede educato e in grado di mettere in difficoltà qualsiasi estremo difensore.
Nonostante l’ottima crescita, De Wit non convicente Overmars e l’Ajax così da essere messo sul mercato ed essere ceduto, nell’estate 2019-2020, all’AZ Alkmaar per la cifra di circa 2 milioni di euro. Il giovane approda a soli 21 alla corte di Slot per vestire una maglia da titolare che non abbandonerà più: nel 4-3-3 del tecnico olandese ricopre il ruolo di trequartista che gli permette di essere più vicino alla porta per regalare marcature e assist alla squadra. L’impatto con l’Eredivisie è ottima: 22 presenze e 3 realizzazioni con Boadu che gi rubò la scena fino allo stop a causa del COVID. In caso di necessità, De Wit venne anche schierato come laterale d’attacco, dove però non riuscì a rendere come quando posizionato dietro le punte. L’inizio di 2020 è completamente diverso con un AZ Almaar in netta difficoltà con 4 pareggi in 4 gare di cui 3 con una rimonta subita: nonostante l’andamento zoppicante della squadra e l’incapacità di vincere in Olanda, il centrocampista si consacra definitivamente con 4 presenze e ben 3 sigilli all’attivo.
Nel momento più buio arriva il match contro il Napoli per la prima gara del girone di Europa League: l’AZ giunge al San Paolo mutilato dal coronavirus con ben 13 uomini in meno tra giocatori e staff e con la punta Boadu ko. De Wit viene schierato come centrale d’attacco e, nelle enormi difficoltà, riesce a trascinare i suoi compagni alla vittoria: la sua rete, in una serata complicata, riesce a regalare i primi 3 punti al club di Alkmaar in un girone complicato, accendendo le speranze di passaggio del turno e consacrando definitivamente un ragazzo abbandonato troppo facilemente dall’Ajax.
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