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Il gol di De Rossi non ha evitato la figuraccia del Boca Juniors

La prima notte di calcio giocato di Daniele De Rossi in Argentina è stata sicuramente speciale: per il suo nuovo inizio, per l’emozione di vederlo con una nuova maglia e soprattutto per il primo gol segnato con il Boca Juniors. Una rete che è stata pubblicizzata in tempo reale in tutti i modi, finendo su ogni portale nonostante gli orari proibitivi per il pubblico europeo.

Ma un grande calciatore ha sempre una grande visibilità e non c’è da stupirsi che sia andata così. Il vero problema è che questa rete ha fatto passare in secondo piano una seconda cosa: il risultato. Un Papelón, ossia una figuraccia per il Boca Juniors. Perché nessun personaggio può essere considerato al di sopra della propria squadra, neanche un De Rossi in Argentina.

C’è chi parla addirittura di “Debut soñado“, il debutto dei sogni, ma il Boca è uscito dalla Copa Argentina contro l’Almagro, club di seconda divisione, ai calci di rigore. Non è il trofeo più importante della stagione sia chiaro, ma è anche una delle scappatoie principali per potersi qualificare in Copa Libertadores qualora il campionato non portasse i risultati sperati. E poi è una competizione di cui il Boca Juniors è la squadra più vincente di sempre, un vero peccato abbandonarla contro una squadra di categoria inferiore.

Per questo va dosato il valore del gol di De Rossi: sul piano emotivo è sicuramente molto forte, sul lato sportivo è una rete inutile. E il fatto che un gol segnato da un nuovo acquisto metta in ombra un risultato sportivo è qualcosa di preoccupante che rischia di cambiare quella che è la concezione di un club storico come il Boca Juniors, partito in questa stagione con il solo obiettivo di vendicare la sconfitta di Madrid in finale di Copa Libertadores dell’anno scorso.

Al momento il traguardo è raggiungibile ma ancora lontano, ma partite come questa non fanno bene al curriculum stagionale degli Xeneizes: la squadra è ai quarti della Libertadores di quest’anno, in semifinale potrebbe avere una rivincita contro il River appena un anno dopo. Sottostimare l’importanza di una vittoria per celebrare un solo gol di un nuovo acquisto potrebbe essere una tremenda pubblicità per chi ha la possibilità di diventare il club più titolato del continente.

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Simone Gamberini

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