Roma-Buenos Aires, un volo lungo di ricordi, sorrisi amari e nuove speranze. Daniele De Rossi e la sua avventura al Boca, quella che sognava anni fa ma che non pensava che sarebbe mai incominciata. Un arrivo pesante in un club pesante che gli permette di sedare tutte le emozioni della fase complicata della sua carriera: un club per giocare ancora, una Paese per non incontrare la sua Roma.
Questione di scelte e anche di cuore, per un calciatore che non vuole sentirsi finito. Andrà al Boca Juniors con l’obiettivo di mettersi in gioco, almeno per otto mesi. E gli impegni saranno subito pesanti, anche se con ogni probabilità non sarà in grado di scendere in campo sin da subito dato che non è stato in gruppo.
Il calendario è di quelli impegnativi, anche perché c’è tanto in palio per una squadra guidata dall’ossessione di tornare a vincere. Un po’ per la sua storia, un po’ per contrastare la migliore epoca del River Plate. Già, impossibile evitare di parlare di quella sfida, diretta o a distanza che sia. In Argentina è sempre Boca-River, anche quando non si gioca. Ma questo per De Rossi non è certo una novità, lui che il suo Superclásico lo ha vissuto nella quotidianità di Roma.
Non dista molto il suo primo e forse ultimo River-Boca. Non lo giocherà alla Bombonera ma al Monumental per volere del calendario, ma c’è comunque ancora tempo prima di dover pensare a quella sfida che arriverà solamente il 1 settembre. Perché per accettare il Boca Juniors, oltre alla simpatia per la maglia e all’amicizia con Burdisso, è servito anche lo stimolo di vincere qualcosa, magari una coppa internazionale, cosa che con il club non gli è mai riuscita in carriera.
C’è una Copa Libertadores da conquistare, l’Obsesión di qualsiasi tifoso. Sarà quello il primo impegno ufficiale dopo il suo arrivo, per quanto difficilmente riuscirà a essere presente se non in panchina: andata degli ottavi di finale a Coritiba contro l’Atlético Paranaense, primo appuntamento di otto mesi di grandi eventi. Proverà a esserci una settimana dopo, forse per esordire alla Bombonera, rimanendo a guardare anche la prima di campionato in casa dell’Huracán.
Questi i suoi primi passi da giocatore del Boca Juniors, con la speranza di poter continuare il cammino in Copa Libertadores e vivere da xeneize e stavolta non da romanista la sua affascinante sfida sudamericana.