La Serie A ha sempre pescato talenti in Olanda: non si può dimenticare il grande Milan degli olandesi, ma quelli erano altri tempi. Ora, dopo le delusione di Braafheid, Hoetd ed Emanuelson e gli infortuni di Strootman e de Vrij, l’unico vero giovane di prospettiva sembra essere de Roon, acquistato dall’Atalanta nel mercato estivo. Il centrocampista arriva dall’Heerenveen e ha avuto un ottimo impatto sul nostro campionato. Andiamo ad analizzare la sua crescita e il suo primo anno italiano…
Marten de Roon nasce il 29 marzo del 1991 e inizia la sua carriera nelle giovanili di una squadra locale: l’ASWH. Le sue doti calcistiche ipnotizzano gli osservatori del Feyenoord che decidono ti tesserarlo nel 2000 per farlo crescere nelle proprie giovanili. Dopo 6 anni, i biancorossi lo bocciano e lo cedono allo Sparta Rotterdam nel 2006. La primo club di Rotterdam crede in lui e lo fa esordire in Eredivisie nella stagione 2009-2010 contro il Twente. Il ragazzo viene impiegato poco e non può far nulla per evitare la retrocessione. Nei successivi anni di Eerste Divisie, de Roon conquista sempre più spazio e fiducia, grazie anche ai diversi tecnici che lo impiegano con maggior costanza. Le sue doti esplodono e l’interesse dei grandi club olandesi comincia a farsi sentire. Nasce come difensore centrale, ma con il passare del tempo viene spostato a centrocampo. Ottimo nell’interdizione, veste 58 volte la maglia dello Sparta Rotterdam andando a segno in 2 diverse occasioni. Ormai maturo, decide di passare all’Heerenveen che milita in Eredivisie, arrivando a parametro zero alla corte di Marco van Basten. L’allenatore, ex campione del Milan, ha molta fiducia in lui e lo schiera immediatamente nel preliminare di Europa League contro il Rapid Bucarest. Il tecnico viene ripagato con una rete e la qualificazione. Nella seconda stagione conquista la maglia da titolare inamovibile insieme alla fascia di capitano. 87 le presenze con il club biancoblu con ben 5 reti all’attivo. Nell’ultima stagione viene schierato per ben 37 volte e le sue prestazioni convincono l’Atalanta a puntare su di lui.
De Roon passa a titolo definitivo all’Atalanta nel luglio del 2015 per 1 milione e trecentomila euro. Anche qui esordio immediato in coppa Italia contro il Cittadella e rete nel 3-0 finale. Il ragazzo prende sempre più dimestichezza con il calcio italiano, tattico e molto più frenetico di quello olandese. Dopo i primi mesi di ambientamento sigla il primo gol in campionato contro il Palermo. Protagonista dell’assist vincente contro il Milan nello scontro di domenica scorsa che ha portato il risultato sul definitivo 2-1 per i nerazzurri. Reja non ha mai fatto a meno di lui, tranne in un’occasione nella quale stava scontando una squalifica per diffida.
De Roon ha messo subito in risalto tutte le sue grandi doti da centrocampista: il ragazzo è fortissimo nel gioco aereo, nel quale sfrutta tutti i suoi 185 cm. Grazie alla corporatura snella riesce anche a muoversi agilmente tra gli avversari a centrocampo, garantendo un apporto costante sia alla fase difensiva che a quella offensiva. La forza e la concentrazione sono le sue doti più spiccate che lo hanno contraddistinto fin ora, facendolo diventare la nota più positiva del campionato bergamasco.
Nel 2009 arriva anche la chiamata della nazionale under-19. Con la nazionale minore degli Oranje ha messo a segno una rete in 3 presenze, ma non è da escludere una futura scalata nella rifordazione della nazionale maggiore che ha tanto deluso nelle qualificazione europee.
L’Atalanta ha avuto nuovamente un occhio clinico nella scelta del giocatore. Il giovane de Roon, con un altro anno a questi livelli, potrebbe ambire a piazze ben più importanti, non solo in Italia, ma anche all’estero.
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