Inter-Napoli ha lasciato strascichi di polemiche e scontri tra le due società: ecco cosa è successo e le parole dei protagonisti
La partita è ormai terminata da 3 giorni, la pausa nazionali è pronta a entrare nel vivo e manca ancora molto per rivedere i club di Serie A in campo… eppure lo scontro a distanza tra Inter e Napoli non è ancora terminato! La gestione arbitrale dello scontro Scudetto andato in scena domenica sera ha lasciato molti dubbi e perplessità ai due club, i quali, però, hanno punti di vista a dir poco diversi a riguardo. Ed è proprio da questo che è nato un battibecco che, da allora, ha riempito le pagine di sport del nostro Paese. Ma vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
La “guerra” a distanza tra Inter e Napoli si fa sempre più accesa. Dopo la partita di San Siro di domenica scorsa, segnata dalle polemiche per il rigore concesso ai nerazzurri a seguito del fallo su Dumfries, Antonio Conte aveva alimentato le tensioni esprimendo le sue perplessità sull’utilizzo del VAR. Ieri è arrivata la pronta risposta del presidente nerazzurro Beppe Marotta, e oggi a intervenire è stato anche il numero uno del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ma facciamo ordine e vediamo quali sono state le parole dei protagonisti nel corso di questi giorni.
Ad accendere la miccia al termine della partita di domenica era stato l’ex di turno: Antonio Conte. Ai microfoni di Dazn, il mister degli azzurri aveva parlato così delle decisioni arbitrali: “Ma che significa che il Var non può intervenire? A volte può, a volte non può… O c’è o non c’è per correggere gli errori, se c’è un errore deve intervenire, punto e basta. Ma che significa? È una cosa che mi ca veramente inc***are. Il signor Marelli può dire ciò che vuole, ma cosa significa che l’arbitro Mariani deve decidere lui sulla situazione? Si era partiti benissimo col Var, adesso si stanno aggiungendo situazioni che inducono retropensieri. Se c’è un errore il Var deve chiamare l’arbitro, non devo essere io a farlo, non serve il Var a chiamata”.
Dichiarazioni che hanno spinto l’Inter, rappresentata dalla sua figura dirigenziale di vertice, Beppe Marotta, a rispondere. Durante la cerimonia per il Premio Liedholm a Casale Monferrato, il dirigente nerazzurro ha controbattuto alle affermazioni di Antonio Conte con queste parole: “Io credo che con la tecnologia si migliori la situazione: diminuiscono gli errori. Conte è una persona intelligente e un grande comunicatore, avrà il suo obiettivo quando parla. L’arbitro era ben vicino all’azione e sicuramente il contatto c’è stato e il piede è stato spostato: per me era rigore. Se poi si debba dibattere sull’utilizzo migliore del VAR, fa parte di un dibattito costruttivo che va fatto all’interno del sistema calcistico. Se Conte ha voluto spostare il focus? Non lo so, sfortunatamente è stato un episodio neanche rilevante”.
Il patron azzurro, in una nota condivisa sui social dal club, ha voluto ulteriormente rispondere alle parole di Marotta dichiarando: “Ho letto da Los Angeles alcune dichiarazioni di Marotta, a mio avviso fuori luogo. Il rigore, a detta della stragrande maggioranza degli osservatori, non c’era. Ma soprattutto, le parole di Conte sono state chiare e sono esattamente quello che io penso e che ho sempre detto: il Var è una grande risorsa per evitare gli errori arbitrali. Non ha alcun senso dire che a volte può intervenire e a volte no. Se c’è un errore arbitrale gli addetti al Var devono chiamare il direttore di gara. Altrimenti, si blocca la crescita del calcio e si alimenteranno sospetti. Inoltre, gli arbitri sono già in contatto diretto con il Var. Per quale motivo non dovrebbero ricevere indicazioni da chi può vedere cosa succede in campo con l’ausilio della tecnologia? Conte ha esplicitato concetti sacrosanti, gli stessi che io sostengo da anni!”.
De Laurentiis ha poi aggiunto: “È necessario fare in modo che non si alimentino sospetti e dubbi, e il rispetto, come sottolineato da Rocchi, dev’essere reciproco per evitare, come ha detto lui, che si incendi il campionato. Bisogna anche sottolineare che l’arbitro dovrebbe essere scevro da qualunque condizionamento psicologico, che invece spesso c’è tra arbitri di campo e arbitri del Var. Credo sia sotto gli occhi di tutti la necessità di mettere a punto un nuovo regolamento del Var per evitare decisioni disomogenee, che ripeto, non farebbero altro che alimentare la teoria del dubbio. È noto, oltretutto, che spesso gli arbitri in campo non sono favorevoli all’intervento degli arbitri del Var, perché le correzioni delle loro decisioni gli tolgono autonomia e credibilità. Tuttavia, di fronte a episodi eclatanti e a errori palesi, il Var deve intervenire, almeno richiamando l’arbitro alla visione di quanto è accaduto al monitor. Questo per il bene del calcio”.
Vedremo nei prossimi giorni se questa storia ha raggiunto il suo ultimo capitolo o se ci sarà un’ulteriore risposta.
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