Charles De Ketelaere potrebbe sembrare uno dei riferimenti principali dell’attacco del Club Brugge in questo momento, soprattutto in Europa dove il talento 19enne di casa ha timbrato due volte il cartellino contro lo Zenit, sia in casa, sia in trasferta. La sua imponente mole usata come fulcro del gioco spalle alla porta, per servire le veloci ali Dennis e Lang, soprattutto in campionato, ha più volte spostato gli equilibri della partita. De Ketelaere non ama giocare come l’uomo più avanzato della formazione, e proprio contro la Lazio nel match di andata, ha lasciato intravedere dei vuoti tecnici che non gli hanno permesso di avere la meglio sulla difesa biancoceleste, raggiunta solamente dal rigore di Vanaken. Ma a dare nuova linfa offensiva al gioco di coach Clement ritorna in condizioni decenti Ruud Voormer, che per qualche spezzone di gara potrebbe affiancare Hans Vanaken, uno dei titolari certi della gara. La sua capacità di posizionarsi sui 30 metri offensivi, sia da terminale dell’azione, sia come facilitatore del gioco nelle zone decisive del campo, potrebbe rompere gli equilibri di questa gara.
L’assenza di Krepin Diatta è uno dei grattacapi delle ultime settimane di Philippe Clement che sta facendo ruotare l’attacco, non riuscendo ancora a trovare la posizione adatta per David Okereke, punta centrale ex Spezia. Proprio il nigeriano è stato l’uomo a sbloccare la partita nell’ultimo match del Club Brugge, subentrato a Dennis, con lo spostamento di De Ketelaere sulla fascia destra. La buona lettura di gioco del 19enne belga, unita alla pericolosità sui tagli in area dovuta alla sua buona abilità nel colpo di testa, ha messo in difficoltà il Sint Truiden, che ha preferito portare fuori dall’area i saltatori. La scelta di lasciare spazio dietro la difesa, insieme a delle scelte difensive della coppia centrale del Sint Truiden, ha portato Okereke a trovarsi da solo in area al 56°, a pochi minuti dall’entrata in campo, firmando il gol della vittoria su un passaggio preciso di Lang. La vittoria del Club Brugge porta gli uomini di Clement a un punto dalla vetta di un Genk in grande condizione, lasciando indietro il Beerschot, sorpresa del campionato e fermata in casa dall’Eupen.
Dietro le condizioni dovrebbero essere diverse dall’andata. Se a Bruges, la squadra di Clement si schierò con un inedita difesa a tre composta da Dell, Kossonou e Mata, di tutt’altra pasta sarà la struttura difensiva per la gara di ritorno. Recuperato Kossonou, che compone con Mata la base difensiva del Club Brugge, miglior difesa del campionato con soli 11 gol subiti, toccherà a Ricca e Mechele completare la linea a quattro davanti a Simon Mignolet. L’ultimo dubbio di formazione, oltre alla presenza di Voormer dall’inizio, potrebbe essere l’uomo in mediana nel 4141 di Clement, che ultimamente si è affidato a Eder Balanta, preferito a Rits nella posizione davanti alla difesa. L’unico risultato per i neroazzurri di Bruges è la vittoria, un risultato che potrebbe dare agli uomini di Clement, l’accesso alla fase finale della Champions League al secondo posto, dietro il Borussia Dortmund, che sfiderà in trasferta l’ultima in classifica, lo Zenit di San Pietroburgo.
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