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De Jong: da scommessa a stella del Psv

Torniamo in terra olandese e precisamente ad Eindhoven. Proprio con i campioni d’Olanda del Psv gioca Luuk de Jong, punta venticinquenne che è stata mesa un po’ in ombra dall’esplosione di un grande talento come Depay. Dopo la partenza del suo compagno di reparto, accasatosi al Manchester United, Luuk è diventato la punta di riferimento e ha dimostrato di poter trascinare la squadra anche da solo.

LA SUA STORIA PRIMA DEL PSV

De Jong cresce nella giovanili del De Graafschap insieme al fratello Siem, ora attuale giocatore del Newcastle. Mentre il consanguineo viene acquistato dall’Ajax, lui decide di rimanere dov’è e viene promosso in prima squadra. Debutterà nell’anno 2008-2009 contro il Nac partendo dalla panchina e disputerà 14 gare andando a segno in 2 occasioni. Il suo talento viene subito apprezzato dal Twente che decide di acquistarlo e tesserarlo per tre anni, con opzione per un quarto. Con il club di Enschede vincerà immediatamente lo scudetto, il primo per la società dei Tukkers. L’attaccante contribuirà con 14 presenze e due reti aggiungendo anche 4 gol in 5 gare in coppa d’Olanda e una realizzazione in 4 match di Europa League. Un primo anno super che nessuno si sarebbe aspettato, vista anche la giovane età del ragazzo, al tempo solo diciannovenne. Nei due anni successivi riuscirà ad aumentare notevolmente il bottino di marcature stagionali arrivando a 20 nel 2010-2011 e a 32 nel 2011-2012. De Jong incarna l’attaccante moderno, capace di segnare sia da dentro che da fuori area. Non ci sono limiti per lui, destro e sinistro sono la stessa cosa. Delle sue qualità si innamora il Borussia Monchengaldbach che decide di farlo trasferire in Germania nel 2012 con un contratto quinquennale. Purtroppo in terra teutonica, l’estro del giovane è limitato e non esplode come ci si aspettava: 36 presenze e solo 6 reti. Proprio nel gennaio del 2014, il Borussia decide di cederlo in prestito al Newcastle dove troverà l’appoggio del fratello Siem. A fine stagione il Psv lo riporterà in patria sborsando 5 milioni di euro e offrendogli un contratto fino al 2019.

Il RITORNO IN PATRIA DI DE JONG

Rimesso piede in Olanda si trova a far parte in uno dei gruppi di talenti più promettenti degli ultimi 10 anni: il Psv di Cocu. La formazione biancorossa era sotto i riflettori di tutta Europa per aver iniziato un progetto basato interamente su i giovani, dove i più vecchi erano proprio de Jong e Wijnaldum (ora al Newcastle). L’attaccante si inserisce subito bene completando il reparto offensivo composto proprio da Wijnaldum e Depay. Insieme a loro diede vita ad un tridente offensivo che dominò l’Eredivisie 2014-2015 strasformando il Psv in un vero e proprio schiacciasassi. Al termine del campionato, il club di Eindhoven chiude primo a 88 punti vincendo 29 gare su 34 (un pareggio e 4 sconfitte). In casa, gli uomini di Cocu, riuscirono a vincere 16 delle 17 partite in palio, perdendone solamente una. I tre li davanti regalarono spettacolo: Depay chiuse da capocannoniere con 22 realizzazioni e subito dietro si piazzo de Jong con 20, Wijnaldum arrivò quinto con 14. Luuk diede anche un contributo in coppa ed Europa League chiudendo a 26 reti stagionali. Il suo successo venne attribuitò più alla vicinanza di Depay che per veri meriti della punta. Nel 2015, dopo la partenza del compagno d’attacco per Manchester e con l’addio anche dell’altro olandese in direzione Newcastle, Cocu decise di dare le chiavi dell’attacco in mano a lui. La fiducia venne subito ricambiata, nel girone d’andata dell’attuale Eredivisie, la punta è già arrivata a 18 realizzazioni stagionali (14 in campionato, 2 in coppa e 2 in Champions) con 2 assist all’attivo. Il Psv sta beneficiando del suo innato fiuto del goal e dell’ottima visione di gioco. Il ragazzo preferisce sempre servire un compagno più che forzare la conclusione, ma quando si trova davanti alla porta non si fa pregare e conclude a rete senza fronzoli. La sua caratteristica migliore è il tiro di destro, soprattutto da fuori area, potente e preciso come pochi, anche se non è da sottovalutare anche l’ottimo tempismo che ha negli inserimenti.

Cos’altro dire? Un attaccante che ha sempre dimostrato di saper vedere la porta, ma che è rimasto nascosto per troppo tempo. Non ha avuto fortuna al di fuori dell’Olanda, ma con la maturazione attuale potrebbe rientrare nei piani di diverse squadra di alta classifica. Sicuramente, di de Jong, ne sentiremo parlare nel prossimo mercato estivo.

GHIATTU

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