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Quando dare tutto non basta. Il 2-2 dell’Altach a Tel Aviv condanna gli austriaci ad un amaro finale

È il giorno della storia, è il giorno dove l’Altach può finalmente entrare nell’Europa che conta, quell’Europa dei gironi che due anni fa è sfiorata sul più bello in una calda notte portoghese. Un’Europa che solo 5 anni fa sembrava neanche lontanamente ipotizzabile, ma un’Europa che è a 90 minuti. L’impresa è di quelle impossibili, perchè il Maccabi Tel Aviv è più esperto, perchè conosce queste partite e soprattutto per la sconfitta per 0-1 subita a Innsbruck con aiuta Nutz e compagni. Aggiungi anche un inizio di campionato con solo 4 punti in 5 gare e la situazione sembra drammatica. Ma chi avrebbe mai pensato ad un Altach capace di eliminare il Gent nel terzo turno preliminare? Perchè bisognerebbe dimenticare che nelle cinque trasferte europee della sua storia sono arrivate tre vittorie e due pareggi? E perchè dimenticare che il Maccabi, al debuto in campionato nell’ultimo weekend, ha perso per 0-3 contro il Beitar Gerusalemme? La squadra del Voralberg parte per l’Israele pronta a tutto, a vendere cara la pelle e a dimostrare che a questa impresa ci crede.

Sono tre i cambi apportati da Schmidt rispetto al match del Tivoli Stadion, uno per reparto. Schreiner prende il posto di Galvao come terzino sinistro, Pseisinger comanda il centrocampo rimpiazzando Zwischenbrugger e Aigner sarà il puntero al posto di Gebauer, con Ngamaleu spostato sulla fascia destra. Cruyff, invece, opta per un solo cambio di formazione, mantenendo il suo 4-3-3, ma avanzando sulla sinistra Rikan e mettendo a centrocampo Micha al posto di Atzili.

Inizia la partita e il Maccabi Tel Aviv tiene il pallone cercando di tenere bassi i ritmi per difendere il vantaggio. L’Altach, invece, attende per sfruttare la sua arma migliore, difesa e contropiede. Dopo venti minuti avviene il fattaccio per gli israeliani. Dopo un lungo possesso palla Davidzada cerca di appoggiare indietro verso Rajkovic, ma Aigner si incunea e davanti al serbo lo fredda di sinistro. 0-1 e ora tutto torna in parità e i gialloneri del Voralberg ci credono per davvero. I gialloblu ora devono alzare il ritmo per poter riportare la doppia sfida dalla loro parte e verso la fine del primo tempo ecco il pareggio. Micha crossa dalla destra per il gigante Schönfeld che fa la sponda per Kjartansson. Il match winner della gara d’andata anticipa Zech e da pochi passi batte Kobras per l’1-1 che riporta avanti i suoi.

Nel secondo tempo bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo perchè serve il secondo gol, serve il raddoppio per avere in mano la qualificazione. E al quarto d’ora della ripresa un’intera regione si alza in piedi per urlare:”Tor!”. Stefan Nutz calcia dalla bandierina per Netzer che si libera e colpisce di testa. La difesa del Maccabi respinge corto, dove si avventa ancora Phillip Netzer che con una meravigliosa girata di destro segna l’1-2. Stavolta si, stavolta è il gol che ribalta la situazione, perchè con questo punteggio ai gironi di Europa League ci va l’Altach. Ora bisogna stringere i denti, non bisogna mollare e i gialloneri, stasera di rosso giocano una partita eroica. Ma non sempre gli eroi hanno il finale che meritano e il calcio è fatto di piccole deviazioni, piccoli momenti che cambiano la storia. Corner per gli israeliani e si appresta a batterlo Atzili, da poco subentrato per Shpungin. Cross basso e apparentemente calciato male, ma Davidzada, quasi da terra, riesce ad alzare la palla di testa quel tanto che basta da far impennare la sfera e scavalcare la difesa austriaca. Da dietro si inserisce perfettamente la bandiera Sheran Yeini che di destro batte Kobras per il 2-2. È finita, perchè l’Altach non ne ha davvero più. Prova con qualche lancio lungo, ma dopo quattro minuti di recupero è il Netanya Stadium a festeggiare il passaggio ai gironi di Europa League.

Per la seconda volta lo 0-1 casalingo nella gara d’andata è fatale. Il rammarico è grande, i giocatori escono dal campo distrutti e quando hai dato tutto in qualche modo hai comunque vinto. Questa volta fa più male rispetto al 2015, perchè per 20 minuti, 20 dannati minuti, si è assaporato l’impresa, si è stati vicinissimi ai gironi di Europa League. Bisogna ripartire già da domenica alla Cashpoint Arena contro il Mattersburg perchè c’è un campionato da raddrizzare. È stata un’estate comunque splendida per questa piccola realtà che sta diventando sempre più grande. Per questo motivo: Danke Altach!

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