Se il Southampton si salverà, o comunque riuscirà a combattere fino alla fine per rimanere in Premier League, gran parte del merito verrà attribuito senza alcun dubbio a Danny Ings che tanto per cambiare nell’ultimo turno ha risolto un’altra partita per i Saints con una rete decisiva che ha steso il Tottenham di Josè Mourinho, rilanciando le ambizioni salvezza della formazione di Hasenhuttl.
L’attaccante classe ’92 sembra davvero aver trovato finalmente la propria dimensione al St.Mary’s dopo una carriera non particolarmente fortunata anche a causa di qualche infortunio di troppo che lo ha condizionato. Su tutti, quello nella stagione che probabilmente avrebbe potuto rappresentare una sliding door per Ings, ovvero la lesione al legamento del crociato anteriore occorsogli nel 2015 quando indossava la maglia del Liverpool, seguito da un altro serio problema al ginocchio destro sempre con i Reds nella stagione 2016-2017. Problemi che hanno spinto Jurgen Klopp l’anno seguente, a mandare il giocatore cresciuto nell’Academy del Bournemouth in prestito al Southampton dove ha messo a segno 7 reti in 24 partite in Premier in un’annata non trascendentale per i Saints. Quest’anno l’improvvisa esplosione, il ritorno a quelle prestazioni viste soprattutto con la casacca del Burnley dove Ings si era messo in luce guadagnandosi prima la chiamata del Liverpool, poi quella della nazionale maggiore inglese guidata all’epoca da Roy Hodgson. I numeri dell’attaccante nativo di Winchester parlano chiaro: 13 gol in 21 partite di campionato, 12 nelle ultime 15. Un bottino notevole che rappresenta il 52% del fatturato offensivo dei Southampton che Danny Ings a parte, ha realizzato 12 gol complessivi, un caso unico nel torneo in corso. Tra i suoi connazionali, solo Jamie Vardy (17) ha segnato di più in questo campionato, precedendo comunque gli attuali attaccanti della nazionale dei tre leoni: Harry Kane (11), Marcus Rashford (12) e Tammy Abraham (12). Statistiche importanti che riguardano anche la storia dei Saints, visto che solo l’ex attaccante lettone amatissimo al St.Mary’s Marians Pahars ha segnato gli stessi gol, ma con una partita in meno (20 in 44 contro 20 in 45).
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