Ennesima trasferta brasiliana sfortunata per il San Lorenzo che si ferma sullo 0-0 in casa della Chapecoense e viene eliminato dalla Copa Sudamericana. Una semifinale equilibrata nei due confronti che ha visto trionfare il Verdao do Oeste grazie a due pareggi e al miglior rendimento esterno.
Il San Lorenzo ci ha provato in tutti i modi ad a tornare in Argentina con un successo ma il calore del Condà e le parate di Danilo sono risultati decisivi per il successo della Chapecoense.
Danilo, l’eroe della Chapecoense
Danilo, quarta stagione con il verde del Santa Catarina addosso, una carriera nei campionati minori prima di arrivare a questa stagione da protagonista. Ha 31 anni ma è stato l’uomo della provvidenza. Una parata bellissima in uscita bassa su Cauteruccio, una plastica su una bomba dalla distanza di Blandi e soprattutto il miracolo all’ultimo minuto di recupero sul colpo a botta sicura di Angeleri da pochi metri respinto con il piede. Da giocatore simbolo ad eroe indiscusso, una carriera in crescita progressiva con questi colori esaltata da una super Copa Sudamericana. Il principale interprete della qualificazione insperata alla finale.
Chapecoense: prima finalista del Santa Catarina
Il calcio catarinense è in forte crescita: un anno fa erano quattro le squadre di questo stato nel Brasileirao, ora sono solo due e la Chapecoense è la principale esponente. Due ottimi piazzamenti in campionato alla prima presenza assoluta, un cammino internazionale sorprendente e ampie prospettive di miglioramento: il Verdao porta lo stato di Santa Catarina per la prima volta in una finale di Copa Sudamericana e comunque vada ha già scritto una pagina importante del calcio del suo territorio.
San Lorenzo, che delusione!
In una settimana il San Lorenzo è stato eliminato dalla Copa Argentina e dalla Copa Sudamericana. Un quarto di finale e una semifinale raggiunti non sono affatto un brutto traguardo ma gettare alle ortiche tutto in così poco tempo fa crescere il rammarico per una rosa che aveva le potenzialità per arrivare fino in fondo. In entrambi i turni aveva i favori del pronostico dalla sua e una rosa molto più completa e competitiva. Il Ciclon esce di fatto senza aver perso (eliminato ai rigori dal Gimnasia e con due pareggi dalla Chape) ma per la qualità generale degli elementi a disposizione di Aguirre ci si aspettava qualcosa in più.