La Spagna vola alla Finale di UEFA Euro Under21 per la terza volta negli ultimi sette anni. Solo nel 2015, infatti, la Rojita non è giunta in fondo al torneo nell’ambito delle ultime quattro edizioni della manifestazione. Nell’atto conclusivo di Italia 2019 l’avversaria sarà la Germania, proprio come due anni fa in Polonia: a prevalere furono, nell’occasione, i tedeschi di Stefan Kuntz grazie ad un colpo di testa di Wieser.
A due anni di distanza ci sarà la rivincita, con i ragazzi di de la Fuente che avranno- al pari di due anni fa- i favori del pronostico. Oltre alla grande qualità della rosa iberica, infatti, non si può non considerare l’ incredibile efficacia di prestazione mostrata da Ceballos e compagni in occasione dei due ultimi impegni. Ad una spettacolare capacità di dipingere calcio i vice Campioni d’Europa in carica hanno saputo abbinare una grande solidità difensiva, non sempre mostrata dalla squadra nei mesi passati .
La sorpresa di questa Spagna, però, si chiama Dani Olmo. Fantasista in grado di agire in svariati ruoli lungo tutto il fronte offensivo, questo classe 1998 ha seguito un percorso di crescita e sviluppo innaturale rispetto a molti altri coetanei. Al prestigio della militanza in un top club, infatti, a 16 anni preferì un immediato inserimento in una prima squadra di un campionato meno prestigioso, accettando così la corte della Dinamo Zagabria.
Una scelta coraggiosa la sua, se si va a considerare il fatto che fino a quel momento (estate 2014) Dani era una delle stelline più in vista della Cantera blaugrana. Dei coetanei che ogni giorno palleggiavano sui campi della Ciutat Esportiva, infatti, era considerato il più promettente, forse anche più di quel Carles Alena che quest’anno si è ritagliato il suo spazio nella prima squadra del Barcellona stesso. In tutto ciò, peraltro, lasciò la Catalogna, sua terra natale, e la famiglia, spesso vicina a lui nelle vicende calcistiche anche per via della presenza del padre allenatore.
Quella valutazione fatta da Dani ormai cinque anni fa, oggigiorno, può dirsi quasi azzeccata, ad ogni modo. Oltre ai quattro campionati vinti, conditi da quattro Coppe di Croazia portate in bacheca, il suo talento può infatti dirsi sbocciato a livelli importanti, con il ragazzo che è da vedersi ormai da diverso tempo come il maggior talento della non proprio stellare Prva HNL. La bontà delle sue prestazioni ha portato ad interessamenti di mercato importanti già nei mesi scorsi, con lo stesso Barça annunciato come sulle tracce del giocatore dai beninformati nelle scorse settimane
E ora, dopo aver conquistato questo Europeo in extremis, si è preso anche un posto nell’undici titolare a discapito di uno che nella Liga ci gioca con continuità da parecchio: Carlos Soler. E le voci su un ritorno a casa, nel frattempo, continuano a susseguirsi…
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