Il Real Madrid torna a compiere il suo dovere: vincere in Liga ed accorciare le distanze dalla capolista solitaria Barça. La squadra di Zidane dopo un periodo molto negativo, esce parzialmente dalla crisi di risultati con una vittoria importante per il morale, ma non per il calcio espresso dai blancos. Inoltre, con il 2-1 sul campo dell’Alavés, il Real Madrid centra un altro record che in qualche modo contribuirà a risollevare la squadra di Zidane da una situazione difficile!
Il nuovo arrivato Ceballos alla prima da titolare scrive un altro paragrafo dell’infinita storia del Real Madrid. Con la sua prima rete con la maglia dei blancos fa 33. 33 gare consecutive in trasferta in cui la squadra di Madrid gonfia la rete. Nell’ultimo match senza reti lontano dal Bernabeu, su quella panchina sedeva Rafa Benitez! Con Zidane in panchina i madrileni non hanno mai deluso i tifosi che li hanno accompagnati volta per volta in trasferta, ringraziandoli almeno con un gol.
Stavolta ci ha pensato Ceballos, che ha condito il suo debutto nell’11 titolare con una prestazione sontuosa e una doppietta che non dimenticherà mai. Il primo gol poi è tutt’altro che banale…
Da quel 13 Dicembre 2015, giorno in cui il Real perse 1-0 a “La Ceramica”, casa del Villarreal, sono trascorsi quasi 2 anni. 7 trofei e 33 trasferte dopo il Real Madrid, che aveva mancato la rete in casa con il Real Betis, gonfia due volte quella di un Alavés grintoso e sfortunato. 91 reti, una media quasi di 3 gol a trasferta, numeri impressionanti di una squadra che è una tra le più forti della storia recente!
Real Madrid – Serviva una risposta in termini di 3 punti, ed è arrivata. Serviva risposte diverse dal punto di vista del gioco e della solidità difensiva e non sono arrivate. A difesa della squadra di Zidane va necessariamente nominata la lunga lista degli assenti per infortunio che vede ai box Marcelo, Theo Hernandez, Toni Kroos, Mateo Kovacic e Karim Benzema. Se poi devi far riposare anche Luka Modric e Gareth Bale, allora si può tranquillamente parlare di emergenza titolari.
Il Real non ha girato e la sua stella non ha brillato. Le prime 4 le ha saltate per squalifiche, ma dopo due partite dal rientro Cristiano Ronaldo è ancora a secco. Un dato che fa discutere perché il campione portoghese, che ha colpito un palo nella partita odierna, sembra quasi estraniato dal gioco del Real e non riesce ad essere devastante come qualche mese fa. Colpa ovviamente non solo sua, bensì di tutta la squadra che appare spaccata in due con i centrocampisti a fare da collante in una tela che può sfaldarsi da un momento all’altro. La nota positiva dei blancos ha un nome ed è sempre lo stesso: Francisco Román Alcorón Suárez. O semplicemente Isco! È lui, senza Kroos e Modric, a svolgere tutto il lavoro: con Casemiro impegnato a fare filtro, imposta l’azione da dietro e la finalizza, trovando varchi e corridoi per le 3 punte Asensio-Ronaldo-Vazquez. Ad aiutarlo però non è nessuno dei 3, ma il suo compagno di reparto Dani Ceballos, che si diverte a vincere l’oscar come miglior attore non protagonista in una partita da non ripetere mai più per i blancos.
Alavés – Ancora 0 punti dopo 6 giornate. Una situazione drammatica dalla quale l’Alavés non riesce più a uscire e che costringe la squadra basca a rincorrere tutti già a inizio campionato. In questa sconfitta però c’è del positivo. L’Alavés gonfia finalmente la rete con il suo capitano Manu Garcia, che con un gran colpa di testa pareggia momentaneamente il conto contro il Real. L’Alavés ha segnato, ma è di nuovo uscita con 0 punti, è vero. Pensare però che il primo punto in Liga sarebbe arrivato contro la squadra più forte del momento è peccare di Hybris, senza addentrarci troppo nella mitologia greca.
La prestazione è finalmente arrivata, con essa due pali clamorosi, che hanno fermato i baschi dal compiere un’impresa. Munir è finalmente apparso decisivo, con un assist perfetto per l’accorrente Manu Garcia, anche lui autore di una prestazione molto positiva. Il valore aggiunto però è stato senza dubbio il pubblico. I tifosi di casa hanno il merito di aver reso il Mendizorroza una bolgia, cantando dall’inizio alla fine indipendentemente dal risultato e spaventando la squadra che qualche mese fa alzava al cielo la Champions League e la Liga!
Lo spirito è quello giusto, ora mancano solo i punti, ma se l’Alavés giocherà con questa grinta e determinazione, arriveranno presto!
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