Dani Alves, in attesa della sentenza di condanna per quattro anni e mezzo per la violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 23 anni, è attualmente in libertà provvisoria, anche grazie alla cauzione da un milione di euro che è stata pagata per farlo uscire dal carcere. E nonostante un iniziale allontanamento, la moglie del calciatore, la modella Joana Sanz, sembra aver provato un riavvicinamento.
La rivista Diez Minutos ha infatti immortalato la copia per le vie di Barcellona, mentre passeggiava, in un clima apparso parecchio disteso, tra sorrisi e una ritrovata complicità. Secondo la rivista specializzata i due avrebbero anche fatto shopping, prima di concedersi una cena in uno dei ristoranti più importanti della città catalana. Questo ha fatto pensare a una seconda opportunità concessa da Sanz nei confronti del marito, dopo che le accuse e il periodo di detenzione sembravano averla fatta allontanare dall’ex calciatore. Dani Alves ha inoltre ricominciato a usare i social network, senza tuttavia offrire la possibilità di commentare i suoi post.
Classe 1992, Joana Sanz è una modella e influencer (ha quasi un milione di follower su Instagram) originaria di Tenerife. La sua storia con Dani Alves inizia nel 2015 quando i due si conobbero grazie ad amicizie comuni. Dopo un anno i due decidono di convolare a nozze, sposandosi con una cerimonia privata. I due non hanno avuto figli, ma Dani Alves ha due bambini avuti da un precedente matrimonio con Dinora Santa, i piccoli Victoria e Daniel. Joana ha iniziato a lavorare nel mondo della moda quando era giovanissima, diventando volto di brand di intimo e sfilando per marchi di alta moda. Nata in Spagna, la sua famiglia ha origini siriane, oltre alla carriera di modella ha preso parte anche a diversi progetti cinematografici.
Dani Alves è stato arrestato il 20 gennaio 2023 per violenza sessuale nei confronti di una giovane di 23 anni, che ha denunciato come il calciatore si fosse approfittato di lei il 31 dicembre 2022 presso una discoteca di Barcellona, il Sutton. Secondo la tesi difensiva dell’ex Barcellona e Juventus, il rapporto sarebbe invece stato consenziente. A febbraio l’ex giocatore è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere, inizialmente per lui non era prevista la cauzione. I pubblici ministeri avevano chiesto per lui una condanna a nove anni di reclusione, gli avvocati della vittima ne avevano chiesti 12. I legali di Dani Alves invece avevano chiesto l’assoluzione o, se ritenuto colpevole, una condanna a un anno più un risarcimento di 50.000 euro per la vittima.
Dopo aver passato più di un anno in carcere, tuttavia, il calciatore è tornato in libertà provvisoria lo scorso 25 marzo, successivamente al pagamento di una cauzione (poi prevista dal giudice), di 1 milione di euro, con l’obbligo di firma in tribunale ogni venerdì. A Dani Alves sono stati inoltre ritirati i passaporti brasiliano e spagnolo, con il divieto di avvicinarsi alla vittima. Vittima che aveva proposta un’istanza di opposizione alla libertà provvisoria del calciatore, istanza che tuttavia è stata rigettata dal tribunale.
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