Calcio

Dalla Serie A alla serie C, i calciatori che hanno fatto il passaggio inverso

Questo campionato, ad alcuni giocatori, può anche regalare gli ultimi anni felici (e pieni di soddisfazioni) prima di chiudere la carriera

Non ci sono solo giovani promesse che, dopo una gavetta in serie C, conquistano il grande palcoscenico della serie A. C’è anche chi fa il percorso inverso e dopo alcuni anni in A, si ritrovano a dover ripartire dalla C. E lo fanno con orgoglio e grande carattere per dimostrare di non essere finiti e poter dire ancora la loro nel mondo del calcio. Anche perché questo campionato, ad alcuni giocatori, può anche regalare gli ultimi anni felici (e pieni di soddisfazioni) prima di chiudere la carriera. Sono tanti i calciatori che sono ripartiti dalla C. Vediamo quali.

Roberto Inglese ai tempi del Chievo Verona | ansa @Filippo Venezia

Roberto Inglese (Catania)

In serie A si è preso delle grandi soddisfazioni segnando con le maglie del Chievo dal 2016 al 2018 o con la casacca del Parma, ma Inglese è sempre stato un attaccante che ha dovuto lottare con i tanti infortuni in carriera. Adesso è tornato a segnare con il Catania, squadra che ambisce al ritorno in B. La sua rete Inglese l’ha firmata alla Juventus Next Gen la scorsa settimana. L’ultimo sigillo lo aveva fatto con il Lecco in B a maggio, ma prima non timbrava da più di un anno e mezzo. Adesso cerca il riscatto in Sicilia.

Omar El Kaddouri (Spal)

Dopo aver girato tanto tra serie A, Brescia, Empoli Napoli e Torino, e il resto del mondo (Cluj, Paok), adesso El Kaddouri ha scelto la Spal per rilanciarsi. Riparte dalla C anche lui, dal club di Ferrara. In tanti hanno sempre creduto in El Kaddouri, ma non ha mai fatto quel salto di qualità che tutti si aspettavano da lui. Ecco perché all’età di 34 anni ha deciso di ripartire in serie C. Sa che può ancora dire la sua: “Ho avuto un po’ di sfortuna, ma tante volte ho sbagliato io”, ha raccontato. Forse ha pagato un po’ il suo carattere particolare. Ad esempio, a Napoli si divertiva con Pepe Reina (oggi in A, al Como di Fabregas) a fare l’imitazione di Maurizio Sarri che fumava. Invece, a Torino lo ricordano tutti come un ragazzo solare. La Spal crede in lui ed El Kaddouri può togliersi altre belle soddisfazioni.

Juanito Gomez (Virtus Verona)

Questo brasiliano ama Verona come se fosse il suo Brasile. Ha giocato sette anni nell’Hellas tra serie A e serie B, ma quando l’avventura con i gialloblù è terminata, non se l’è sentita di dire addio a questa meravigliosa città. Ed ecco che adesso è alla terza stagione con la Virtus Verona. Naturalmente in mezzo ci sono state altre esperienze, ma alla fine è tornato nella città di Romeo e Giulietta. Qui sono tutti innamorati di lui, compreso il tecnico Gigi Fresco, che è sulla panchina della Virtus Verona da ormai oltre 40 anni.

Stefano Sturaro (Catania)

A Catania hanno abbracciato anche Stefano Sturaro, oltre a Roberto Inglese. Sturaro è stato capitano nell’ultimo anno al Genoa e adesso ha la fascia anche in Sicilia nella sua nuova avventura. Prima di scegliere i rossazzurri, ha trascorso sei mesi in Turchia, con la maglia del Fatih Karagümrük, ma non è stata un’avventura da incorniciare. Da qui la decisione di tornare in Italia per mostrare le sue doti da leader nello spogliatoio del Catania. Lui sa come si fa: in A ha giocato con Genoa, Juventus e Verona, oltre alla Champions giocata con i bianconeri. Ha anche quattro presenze in nazionale. Insomma, può aiutare il Catania a tornare in B.

Riccardo Gagliolo (Ascoli)

È uno che ha collezionato, in carriera, più di 100 presenze in A tra Carpi, Parma (in Emilia, con i gialloblù ha giocato per cinque anni) e Salernitana. Chi ama il calcio, sa che è stato uno dei punti di riferimento del Parma di Roberto D’Aversa e poi di Fabio Liverani. Ha origini svedesi (la madre nata lì) e per questo lo hanno soprannominato, da anni a dire il vero, il vichingo. Infatti, ha scelto di giocare per la Svezia, con cui ha esordito nel 2019 contro le Far Oer. Resta quella l’unica presenza. Adesso a 34 anni prova a rilanciarsi con l’Ascoli, dopo un paio di stagioni così e così tra Reggina e Aek Larnaca.

Thiago Cionek (Avellino)

Lui è uno dei veterani del campionato di serie C. Infatti, Thiago Cionek ha la bellezza di 38 anni. Lo scorso anno ha scelto di scendere dalla B sposando il progetto dell’Avellino. Per lui in carriera tanta serie A tra Palermo e Spal e qualche anno felice in B con la Reggina. Adesso mette la sua esperienza al servizio del club irpino, che vuole tornare in B.

Andrea Rispoli (Crotone)

Nel 2017 ha fatto la felicità del Palermo e dei suoi tifosi e di tutti quei fantallenatori che, puntando su di lui, si sono ritrovati un giocatore capace di sfornare assist e segnare addirittura sei gol in A con la casacca rosanero. Reti che non impedirono ai siciliani di retrocedere, ma anche in B – l’anno dopo appunto – si era ripetuto sotto porta con altri sei gol. Ha giocato anche con Parma, Lecce e Crotone. Adesso ha 36 anni ed è tornato nel club calabrese, stavolta in C, per dare il suo contributo alla causa.

Lorenzo Crisetig (Padova)

Lorenzo Crisetig è un centrocampista dai piedi (più che) buoni, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter. Nella sua carriera ha sempre girato molto tra prestiti, annate in chiaroscuro, lampi di classe e geometrie. La serie A l’ha assaggiata tra Bologna, Cagliari, Crotone e Frosinone, senza mai sentirsi davvero protagonista. Per questo motivo ha deciso di scendere di categoria, andando in B, con le maglie di Benevento e Reggina. All’età di 32 anni è ripartito da Padova, in C. E può ancora dire la sua.

Lorenzo Crisetig ai tempi di Frosinone | ansa @Federico Proietti

Luca Marrone (Lecco)

Si è ritrovato nel grande calcio grazie alla Juventus, con la quale ha debuttato, per poi iniziare a girare (come capita alla maggior parte dei talenti italiani) senza più fermarsi. Ha cambiato tantissime squadre, senza mai trovare continuità a causa anche dei tanti infortuni patiti in carriera. Luca Marrone è ripartito dal Lecco, dove aveva giocato anche all’inizio della stagione scorsa. Oltre alla Juventus ha indossato anche le casacche di Sassuolo, Verona, Monza e Bari.

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Redazione Footbola

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