Italia – Israele lascia in eredità oltre alla ipoteca di uno dei primi due posti nel girone di Nations League, la rivincita di Giovanni Di Lorenzo. Con la fascia di capitano al braccio, si regala una prestazione da incorniciare. Due gol e la netta sensazione che il periodo più difficile della sua carriera sia ormai alle spalle.
Di Lorenzo è rimasto molto ferito dopo l’Europeo e l’errore contro la Francia prima ancora come uomo che come calciatore. Ha sopportato critiche anche feroci, complici anche delle prestazioni largamente sotto le attese. Come tutta la nazionale, del resto. L’esterno del Napoli, però, ha pagato il prezzo più alto di tutti. Etichettato come l’uomo di fiducia del CT Luciano Spalletti, si è trasformato nell’emblema, in campo, del fallimento a Euro 2024. Un peso che si è portato dietro per tutta l’estate e si è ulteriormente ingigantito dopo l’errore contro la Francia. Non abbastanza, però, per abbattersi e mollare la presa. Anzi.
Dall’azzurro del Napoli a quello della nazionale, in questo nuovo inizio, Giovanni Di Lorenzo ha dimostrato di essere un calciatore di carattere superando le difficoltà anche grazie al suo nuovo ruolo. Da esterno di destra di una linea a cinque, si è spostato di qualche metro verso il centro della difesa: esperimento tattico tentato e riuscito con Conte nel Napoli e riproposto con successo da Luciano Spalletti in nazionale. Nel suo nuovo ruolo, il ragazzo ha ritrovato sicurezza e quelle certezze che sembravano smarrite. La doppietta con Israele ha cancellato i residui dubbi anche sulla continuità di rendimento. Di Lorenzo si è ripreso prima il Napoli e poi la Nazionale e si stupisce di chi si stupisce. “Ho iniziato bene la stagione, ma la gente si fissa”. Le sue eloquenti dichiarazioni a fine partita.
Allontanare i cattivi ricordi non è stato facile, ma molto, se non tutto, è dipeso anche dalla sua scelta forte quanto voluta. La permanenza a Napoli sembrava fortemente in discussione. L’addio, a inizio estate, inevitabile ma l’arrivo di Antonio Conte ha mutato radicalmente gli scenari dentro e fuori dal campo. Il ragazzo, che si era sentito maltrattato dopo una stagione da dimenticare con entrambe le maglie azzurre del Napoli e della nazionale, ha ritrovato gli stimoli. Non voleva lasciare Napoli e ha trovato nel tecnico leccese l’uomo giusto nel momento più opportuno. E adesso può ricominciare. L’orizzonte di Giovanni Di Lorenzo, da qualunque prospettiva si guardi, adesso è nuovamente azzurro.
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