Wembley ha parlato: grazie alla vittoria per 2-1 contro il Watford, sarà il Crystal Palace a contendere la finale di FA Cup al Manchester United, 26 anni dopo l’ultima sfida vinta dai Red Devils.
Nella coppa delle sorprese questa volta è toccato alle Eagles interpretare la parte della “gigant-killer”: eliminate, in ordine, Southampton, Stoke City, Tottenham e la sorpresa Reading, il Palace ha saputo domare anche un Watford che fino all’ultimo ha sperato nei tempi supplementari grazie alla rete di Deeney, neutralizzata dal colpo di testa di Wickham al 61′.
Nonostante la crisi di risultati in campionato, che ha fatto scivolare il Crystal Palace fino al 16esimo posto, Alan Pardew ha saputo infondere fiducia e coraggio al suo gruppo, portandolo fino alla finale che potrebbe dare una svolta in questa stagione di alti e bassi. Il tecnico d’altronde ha mostrato di poter fare grandi cose già lo scorso anno, quando sostituì l’esonerato Neil Warnock e trascinò il Palace, terzultimo e in piena crisi, fino al decimo posto.
La cavalcata quest’anno sembra non essere andata a buon fine, ma le Eagles possono ancora sperare di mettere i bastoni fra le ruote al Manchester United e portare a casa l’ambita coppa. Un traguardo inaspettato, cinque vittorie in altrettante partite che nessuno si sarebbe mai aspettato, con 8 goal fatti ed appena 3 subiti. È proprio la difesa il vero segreto del Crystal Palace: le Eagles hanno saputo difendere ordinatamente anche nelle situazioni più difficili, come nella gara contro il Tottenham dove Kane e Alli hanno fatto di tutto per provare ad agguantare il pareggio dopo il goal di Kelly.
Anche battere un Watford così agguerrito non è stata una passeggiata: l’artefice del definitivo 2-1 è stato Connor Wickham, giocatore spesso criticato per la mancanza di goal ma sempre difeso dal suo tecnico. Il suo colpo di testa che ha lasciato di ghiaccio Pantilimon è il segnale giusto che Pardew si aspettava da lui dopo la fiducia concessagli più e più volte.
L’uomo simbolo di questo Crystal Palace è sicuramente Bolaise: corsa, grinta, suggerimenti ai compagni e tanto altro per il centrocampista congolese, un vero pericolo anche per una difesa chiusa e attenta come quella degli Hornets.
Il Palace ora attende il 26 maggio per ottenere la rivincita contro il Manchester United e per essere ricordata come la piccola squadra che ha soffiato via il trofeo ai grandi Red Devils.