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Croazia, concretezza e qualità

La Croazia vince all’esordio battendo 1-0 la Turchia. La squadra a scacchi bioncorossa ha convinto  dimostrando di essere una nazionale solida in cui la qualità dei singoli si unisce al servizio della squadra.

Si è vista una Croazia fisica, quasi impeccabile sulle palle aeree, nelle quali ha dominato i turchi. Dal punto di vista della corsa, i croati hanno dimostrato una forma smagliante macinando chilometri dall’ inizio alla fine. Infine quando la palla circolava a terra, è uscita fuori la qualità di centrocampisti quali Modric e Rakitic, sempre al punto giusto al momento giusto.

Gioco aereo

Come già accennato, il gioco aereo è uno dei principali punti di forza del repertorio della Croazia. Se Vida e Corluka, non possono considerarsi impeccabili per quanto riguarda agilità e chiusure, quando la palla è alta hanno sempre il controllo della situazione, e come ci ha mostrato la partita di oggi, concedono veramente poco.

Il gioco aereo è però importante anche in fase offensiva per una Croazia che crea tantissime palle-gol con i cross dal fondo e dalla trequarti. La maggior parte di questi è affidata ai piedi esperti del capitano e terzino destro Dario Srna (che ha colpito anche una traversa su punizione quest’oggi), meno al terzino sinistro del Napoli Strinic.

Se la squadra a scacchi realizza tanti cross, è a causa della punta di peso Mario Mandzukic, il quale è sempre pericoloso in area e vuole rendersi protagonista con la Croazia dopo una buona stagione alla Juventus. Tali cross però non sono destinati solo allo juventino, ma anche agli inserimenti improvvisi di Rakitic, Brozovic e Perisic (proprio l’ultimo ha colpito una traversa di testa, frutto di un buon inserimento).

Corsa e qualità

La Croazia oggi ha corso tanto, non solo, ma ha dimostrato di saper correre nel modo giusto, intelligente. La squadra si è mantenuta sempre corta, con le giuste distanze tra i reparti, che hanno permesso di non sprecare energie e fiato per recuperare posizioni. E’ riuscita a reggere ritmi sorprendentemente alti nel primo tempo, che solo la squadra a scacchi è riuscita a mantenere anche nella seconda frazione di gara in cui la selezione turca è apparsa molto in difficoltà.

Un altro segnale di questa capacità è stato dato anche dall’allenatore, che ha effettuato il primo cambio a 5 minuti dalla fine, non avendo giocatori da stanchi da cambiare prima. Sarebbe errato però etichettare la Croazia come una squadra competitiva solo per la capacità polmonare dei suoi calciatori.

Questa selezione può vantare infatti molti elementi di qualità, che militano in squadre importanti.

Partendo dalla difesa, in cui forse abbassano il livello tecnico i due centrali difensivi, sugli esterni troviamo il capitano Srna, giocatore carismatico e dotato di un gran piede, tale da calciare le punizioni; se in una partita non dovesse farcela sarebbe subito pronto il classe ’95 Tin Jedvaj del Bayer Leverkusen, che può fare indifferentemente anche il centrale. Sulla corsia di sinistra spiccano due conoscenze del calcio italiano: Sime Vrsaljko e Ivan Strinc, il primo in forza al Sassuolo (ma con in testa l’idea di trasferirsi ), il secondo in forza al Napoli. A sorpresa ha giocato Strinic, il quale quest’anno ha guardato tutto il campionato del Napoli dalla panchina.

La sfera passa al centrocampo, settore in cui la Croazia può farci divertire in questo europeo. Partiamo dai più forti: Luka Modric e Ivan Rakitic, un blanco e un blaugrana nella stessa squadra. I due sono visibilmente giocatori di un altro livello, e oggi l’hanno dimostrato; soprattutto il madrileno ci ha regalato giocate eccellenti e un gol in cui si è vista tutta la sua qualità nel solo coordinarsi. Rakitic ha giocato bene nonostante il ct gli abbia chiesto di tornare ad occupare il ruolo che aveva a Siviglia: il trequartista. Lui ha risposto presente, andando anche vicino al gol dopo pochi minuti.

Ad affiancare Modric in regia c’era il fiorentino Milan Badelj che non ha deluso, nonostante molti si aspettassero Kovacic dal primo minuto (il giocatore del Real Madrid invece non è neanche entrato).

Sugli esterni i tifosi croati hanno assistiti ad una grande prestazione dei due interisti Ivan Perisic e Marcelo Brozovic, adattato con successo a destra. I due hanno regalato una grande prestazione alla Croazia saltando spesso l’uomo, effettuando cross e andando vicino al gol dopo improvvisi tagli e inserimenti.

A completare il reparto offensivo ci pensa Mario Mandzukic, il giocatore, già citato per il gioco aereo, ha dimostrato di essere determinante anche nel tenere il pallone e realizzare precise sponde per i suoi connazionali. Non a caso ha fatto accomodare in panchina Nikola Kalinic e Andrej Kramaric.

Un’ultima menzione va fatta per i tre gioiellini della Dinamo Zagabria Marko Rog, Marko Pjaca e Ante Coric, i primi due classe ’95, l’ultimo solo ’97. Difficilmente questi ragazzi troveranno spazio da titolare con un undici così in forma, ma sono sicuro che nelle prossime partite qualcuno tra loro avrà l’occasione per mettere in mostra il suo talento.

Croazia, dove puoi arrivare?

Se chi ben comincia è già a metà dell’opera, la Croazia può ben sperare. Inserita nel girone, con Turchia, Spagna e Repubblica Ceca, dopo la vittoria odierna, la qualificazione è a portata di mano. In attesa della partita di domani, tra le altre due squadre del girone, la Croazia può stare serena fino al 17 giugno, data in cui affronterà la Repubblica Ceca, la selezione forse più debole delle 4. Se ripeterà la prestazione di oggi ci sarà sicuramente poco da fare per i cechi.

Dunque la Croazia deve crederci, e di conseguenza la Spagna deve stare attenta ai biancorossi, che potrebbero insidiargli il primo posto nel girone, che da anni si può considerare prassi per gli Iberici.

La Croazia deve crederci, e dovrà crederci fino all’ultima partita che giocherà in Francia.

Le fasi a eliminazione diretta infatti, sono partite di ’90 minuti nelle quali può succedere di tutto e, con questa rosa, la Croazia può andare avanti ed essere la piacevole sorpresa di Euro2016.

Francesco Castorani

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