Highlanders, gli immortali: la seconda giornata di Nations League celebra Cristiano Ronaldo e Luka Modric, che a dispetto della carta d’identità sono ancora decisivi e capaci di prendere il tempo sia agli anni sia agli avversari. Entrambi protagonisti nelle vittorie di Portogallo e Croazia, rispettivamente contro Scozia e Polonia.
Quando e se Cristiano Ronaldo appenderà gli scarpini al chiodo e si soffermerà ad osservare i suoi record, rischierà di soffrire le vertigini guardando in basso. Dopo aver segnato il suo 900esimo gol contro la Croazia giovedì scorso, il portoghese ha completato la rimonta contro la Scozia (2-1). Il suo gol 901 in carriera ha consolidato il primo posto del Portogallo di Roberto Martínez in testa alla classifica dei gironi della Nations League e mostrato, ove ce ne fosse ancora bisogno, che il suo appetito è insaziabile, sia che giochi in Arabia Saudita, Portogallo o Marte.
Rispetto all’Europeo, piuttosto deludente, è cambiata la gestione: Ronaldo entra dalla panchina. Non necessariamente una diminutio, anzi: pur non essendo un titolare intoccabile continuerà ad essere un calciatore fondamentale. La sua presenza in campo ha tenuto occupata la difesa scozzese. L’attenzione ossessiva sul “7” ha permesso al Portogallo di trovare prima il gol del pari con Leao e Fernandes quasi indisturbati, poi all’88’ è arrivato il colpo di teatro: cross di Nuno Mendes e CR7 è puntualissimo.
Il talento ferma il tempo anche un paio di centinaia di chilometri più a est: gli anni non passano neanche per Modric che continua ad essere la guida della Croazia. L’eterno capitano è stato ancora una volta un eroe il giorno prima del suo 39esimo compleanno regalando la vittoria alla sua squadra con un magnifico gol su punizione . Il vincitore del Pallone d’Oro 2018 ha disputato la sua 180esima partita in nazionale, completando il bilancio con una prestazione eccezionale. Il giocatore del Real è stato onnipresente, creando continue occasioni per i suoi compagni, puntualmente sprecate.
E dunque, ha deciso di fare da solo: al 5′ della ripresa tira fuori la bacchetta magica e piazza la palla all’incrocio dei pali, superando la barriera con una punizione perfetta. Skorupski non può far altro che restare perplesso. Confortante anche la condizione atletica: la benzina di Modric è durata fino alla fine e lui ha finito il suo personalissimo show andando a caccia e rubando palloni tra il delirio di tutti i presenti a Osijek. Grazie al suo capitano, la Croazia è ancora in corsa per il secondo posto.
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