Jonathan Cristaldo, un nome che sicuramente non suona nuovo in Italia, soprattutto nella parte rossoblù dell’Emilia dove ha trascorso una breve esperienza calcistica della sua carriera.
Talento espresso solo a tratti in un Bologna che non ha potuto confermarlo impedendogli di fatto di continuare il suo percorso nel calcio europeo. Cristaldo ha saputo ricominciare in Sudamerica, in quel Palmeiras che ha l’Italia nel suo DNA e la tanta argentina nello spogliatoio.
Il Churry viene da sempre chiamato, soprannome che omaggia la sua passione per il churrasco (la carne) e lo rappresenta in tutto e per tutto. Cristaldo ha sempre dimostrato di avere la stazza per essere un buon centravanti e negli ultimi tempi ha sviluppato una ottima capacità anche negli inserimenti oltre che nel gioco aereo, da sempre suo marchio di fabbrica.
Il Palmeiras di quest’anno ha ancora dei resti del blocco argentino portato dall’ex tecnico Gareca e la convivenza con i suoi connazionali abbinata ad un gioco molto verticale gli ha permesso di consacrarsi in una grande realtà del continente. Importantissimo il gol di questa notte controil Rosario Central, sicuramente l’avversaria più temibile del girone: in un Palestra Italia (oggi Allianz Parque) toalmente inzuppato di pioggia la sua zampata ha portato al gol che ha aperto e condizionato la partita.
Tante sportellate e un guizzo di intelligenza che lo hanno portato ad essere l’uomo decisivo in una gara in cui la Canalla sembava poter pareggiare da un momento all’altro. Il suo fisico e la sua abilità nel proteggere il pallone gli hanno permesso di tenere su la squadra in determinati momenti mentre il suo fiuto del gol ha fatto la differenza anche in mezzo alle pozzanghere.
Una bella rivincita per un centravanti spesso accusato di eclissarsi dal gioco, inadatto ai ritmi intensi del calcio europeo e troppo macchinoso nel controllo di palla. Questa Copa Libertadores può essere il palcoscenico giusto per Cristaldo che ha alle spalle una ottima squadra che qualora dovesse trovare la continuità che è sempre mancata in questi ultimi ani potrebbe realmnte ssere la principale candidata brasiliana.
Una squadra che gioca per lui e con lui, un modulo dove servono i suoi centimetri e il suo ritrovato sesto senso negli inserimenti: il Churry adesso ha tutte le carte in regola per riprendersi la scena.