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Alla cerimonia di premiazione della Carabao Cup, Arne Slot ha guidato i suoi giocatori delusi dopo una prestazione inaccettabile contro il Newcastle United, che ha evidenziato una mancanza di controllo e creatività. Nonostante una vantaggio di 12 punti in Premier League, la sconfitta scuote la fiducia del club
Il Liverpool, una delle squadre più storiche e rispettate del calcio mondiale, ha subito un crollo inaspettato nella finale della Carabao Cup contro il Newcastle. La prestazione disastrosa ha lasciato i tifosi sgomenti e delusi, facendo sorgere interrogativi su come una squadra così talentuosa possa fallire in un momento cruciale. Dopo una stagione promettente, il Liverpool si è trovato a fronteggiare una settimana nera, culminata in due sconfitte consecutive, la prima sotto la guida di Arne Slot. L’uscita dalla Champions League ai rigori contro il Paris Saint-Germain è stata un duro colpo, ma l’andamento della finale ha superato ogni limite di tolleranza. La squadra ha mostrato una mancanza di qualità e di carattere, elementi fondamentali in un grande match.
Affaticamento fisico e mentale
La fatica accumulata dopo il doppio confronto con il PSG si è fatta sentire. Nove degli undici titolari che hanno partecipato alla finale erano gli stessi che avevano lottato contro i francesi. È evidente che Slot non ha gestito bene le rotazioni. Ecco alcuni punti chiave:
- Mancanza di rotazioni: Perché non dare fiducia a giocatori come Wataru Endo o Harvey Elliott?
- Gestione del riposo: La decisione di concedere il giovedì libero non ha dato i frutti sperati.
- Prestazione deludente: Il Liverpool è apparso piatto e incapace di reagire.
Slot ha dichiarato: “La partita non si è giocata sul fattore corsa, ma sui duelli“. Ebbene, il Liverpool ha perso praticamente ogni duello, dimostrando di essere un passo indietro rispetto al Newcastle.
Mancanza di controllo e creatività
Una squadra che controlla il 66% del possesso palla e non riesce a creare occasioni degne di nota è in crisi. Dove erano la lucidità e il coraggio? Solo due tocchi nella area avversaria prima dell’intervallo e una sola conclusione che ha costretto il portiere avversario a un intervento. Inoltre, il Liverpool ha continuato a subire, concedendo calci d’angolo e punizioni in modo insensato. La mancanza di un cervello creativo, specialmente senza Trent Alexander-Arnold, si è fatta sentire. La scelta di Jarell Quansah come sostituto non ha dato i frutti sperati; il Newcastle ha facilmente gestito la situazione.
La strategia di Slot si è rivelata fallimentare
Arne Slot, noto per i suoi aggiustamenti tattici intelligenti, è stato completamente sopraffatto. La sua squadra è partita male e non ha mai trovato il modo di rientrare in partita. I segnali di allerta sono stati ignorati, con Dan Burn che ha trovato spazio per colpire in area con un colpo di testa. Ecco alcuni aspetti critici:
- Scelte di marcatura: Perché Mac Allister era lasciato a marcare un avversario così imponente?
- Tempismo delle sostituzioni: Le scelte di sostituzione sono arrivate troppo tardi, mentre la squadra affondava.
- Mancanza di pressione: La pressione non è mai stata sostenuta.
Dipendenza dal potere di Salah
Mohamed Salah è il faro del Liverpool, ma non può sempre essere lui a salvare la situazione. La sua prestazione a Wembley è stata deludente, con solo 23 tocchi e nessuna occasione creata. Intorno a lui, Diogo Jota e Luis Diaz hanno faticato enormemente. Jota è apparso completamente perso, mentre Diaz ha smarrito la brillantezza che lo caratterizzava all’inizio della stagione. Se il Liverpool si affida solo a Salah, è destinato a fallire.
La finale di Wembley non può essere semplicemente archiviata come un incidente di percorso. La mancanza di preparazione, di strategia e di voglia ha esposto le fragilità di una squadra che, fino a poco tempo fa, sembrava invincibile. Il Liverpool deve affrontare queste debolezze e trovare risposte. In un calcio dove l’energia e la determinazione possono fare la differenza, non c’è spazio per la mediocrità. La prossima volta che scenderanno in campo, dovranno dimostrare di aver imparato da questo disastro.