Nuove intercettazioni aggravano la posizione del direttivo della Curva Nord dell’Inter e riguardano anche l’ allenatore Inzaghi
Ieri mattina gli arresti dei direttivi delle Curve Nord e Sud delle due squadre di Milano hanno scosso gli equilibri delle tifoserie. 19 misure cautelari e 16 arresti e una pioggia di accuse tra cui quella più gravosa di associazione a delinquere con aggravante mafiosa, a causa del coinvolgimento della ‘Ndrangheta.
L’intervento delle forze dell’ordine è stato inevitabile dal momento che San Siro, negli ultimi anni, è diventato un luogo fuori da ogni controllo di legalità, con un business illecito che coinvolge praticamente ogni attività dentro e fuori lo stadio: dalla vendita dei biglietti alla gestione del catering dello Stadio fino al costo dei parcheggi e la richiesta del pizzo ai paninari.
Ogni aspetto economico a quanto pare passava dalle mani dei capi ultras della Curva Nord e Sud e la polizia era sulle loro tracce da mesi.
Dopo la morte di Bellocco per mano di Andrea Beretta, entrambi leader della curva interista, la situazione è degenerata e sono emersi dettagli sempre più articolari e sconvolgenti rispetto agli affari illeciti che si disputavano dentro e attorno San Siro, ma non solo.
Uno dei business più redditizi per i direttivi delle curve era la vendita maggiorata dei biglietti per le partite, biglietti che venivano concessi dalle Società di Inter e Milan, aspetto su cui le autorità stanno cercando di fare luce, pur non essendoci delle prove concrete che dimostrino un qualche tipo di coinvolgimento da parte delle due Società.
Nonostante l’assenza di prove, è stato aperto un procedimento di prevenzione specialmente riguardo all’ F.C. Internazionale. Infatti, pare che la Società nerazzurra sia stata ampiamente pressata dalla Curva Nord per avere un maggior numero di biglietti da rivendere a prezzi sempre più alti, specialmente per la finale di Champions dell’anno scorso ad Istambul, per cui la società avrebbe promesso alla Curva “solo” 800 biglietti rifiutando di fornirne quanti richiesti da Ferdico, Bellocco e Beretta, al tempo alla guida della Curva.
Gli ultras non si sarebbero fatti andare bene un no come risposta e avrebbero cercato di fare pressioni direttamente su Marotta e su Inzaghi.
Marco Ferdico, che in questo momento si trova dietro le sbarre, avrebbe esplicitamente chiesto ad Inzaghi, allenatore dell’inter, di fare da mediatore con la Società per consentire alla Curva di mettere mano a un maggior numero di biglietti da rivendere a cifre astronomiche, aumentando il guadagno illecito ricavato sulla finale di Champions League.
Secondo quanto riportato negli atti, Ferdico avrebbe ottenuto la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari.
Questa intercettazione riguarda una telefonata avvenuta il 26 maggio 2023, durante la quale Ferdico avrebbe minacciato di non lasciare l’Inter senza tifo se non avesse ottenuto i biglietti che chiedeva, sciopero del tifo che si sarebbe esteso anche per la finale di Coppa Italia.
“Te la faccio breve Mister…ci hanno dato 1.000 biglietti…noi ci siam fatti due conti…ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli…ma non per fare bagarinaggio mister (…) arriviamo a 1200 biglietti? Questa è la mia richiesta”
Inzaghi nella telefonata si è dimostrato disponibile ad andare in contro alla richiesta di Ferdico:
“Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta … parlo con quelli (…) verrò su…poi ti faccio sapere qualcosa…gli dico…che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti (…) Marco io mi…mi attivo e ti dico cosa mi dicono.”
Ma la risposta non è bastata a Ferdico, che ha incalzato l’allenatore esortandolo a parlare direttamente con Marotta, per per poi sollecitare l’allenatore nuovamente nei giorni successivi per organizzare un incontro dal vivo per discuterne, coinvolgendo anche Nepi, altro membro storico della Curva dell’Inter.
Le pressioni degli ultras sulla società risultano quindi essere concrete. Non è ancora chiaro se e come verranno perseguiti i vertici della Società dell’inter rispetto a questo caso ormai di dimensioni più grandi di quanto ci si aspettasse.
Tra daspi e arresti, questa sera probabilmente vedremo molti seggiolini vuoti al Meazza, che purtroppo si è trasformato da teatro del calcio a centro di affari illeciti e associazioni mafiose.
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