Il Borussia Dortmund, dopo il cambio di allenatore, tornava in campo per sfidare il Werder Brema; il BVB era chiamato ad una reazione di orgoglio dopo il solo punto conquistato in tre partite e una vetta della classifica distante sei punti. Avevano assoluto bisogno dei tre punti anche i padroni di casa per interrompere una striscia di otto partite senza successo. La risposta è arrivata dalle Wespen che ritrovano il successo e tornano ad insediare le prime posizioni. E’ ancora troppo presto per parlare di crisi superata ma Reus e compagni hanno dimostrato di essere vivi e di non voler lasciar andare già a dicembre il discorso Meisterschale. Andiamo a vedere cosa ci hanno lasciato i primi novanta minuti di Terzić.
La prima differenza rispetto al corso di Favre è il modulo; dal 3-4-3, infatti, la squadra è passata al 4-2-3-1 per aumentare la qualità nel reparto offensivo e sfruttare nel migliore dei modi il gioco sulle corsie. Un’altra novità è stata la presenza, dal primo minuto, di Moukoko. In assenza di Haaland, è il classe 2004 l’unica punta di ruolo a disposizione di Terzić che ha avuto il coraggio di schierarlo in campo fin da subito. Infine Sancho che con Favre aveva avuto qualche problema negli ultimi tempi; il talento inglese ha dimostrato di essere determinante per questa squadra grazie alla sua immensa qualità. Dal punto di vista del gioco bisogna ancora migliorare qualcosa ma era praticamente impossibile sistemare tutti i problemi in così poco tempo. Una nota positiva riguarda la mentalità; il Borussia Dortmund, dopo l’aver subito il pareggio, non è crollato continuando a proporre il proprio gioco e questo atteggiamento ha portato una vittoria importantissima per la classifica ma soprattutto per il morale.
Ora la sfida all’Union Berlino; un test tanto difficile quanto importante per capire meglio a che punto è il nuovo Borussia Dortmund
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