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Correa, da possibile partente a uomo chiave dell’Atletico

L’Atletico Madrid, nell’ultimo turno di Liga, ha conquistato tre punti fondamentali per la corsa alla prossima Champions League. Successo che permette ai Colchoneros di uscire da un periodo complicatissimo: un punto in tre partite di campionato più l’eliminazione dalla Copa del Rey. Non è una stagione facile per i ragazzi di Simeone; la rivoluzione estiva, la cessione di Griezmann e la sensazione di un ciclo arrivato alla sua conclusione, hanno portato la squadra a vivere il classico anno zero. Nel disastro dell’Atletico, però, spicca Ángel Correa passato, in pochi mesi, da esubero a giocatore indispensabile.

Correa, l’uomo chiave di Simeone

In estate sembrava tutto fatto per la cessione di Correa con l’argentino pronto a sbarcare in Italia destinazione Milan. L’eccessiva richiesta del club spagnolo e il mancato arrivo di un altro attaccante alla corte di Simeone hanno fatto saltare l’affare; a completare la situazione sono stati gli infortuni e un Joao Felix che fatica a mostrare tutte le sue qualità. Ecco allora come Correa da esubero è diventato fondamentale per una squadra priva di identità. L’apporto del classe 1995 è evidente: secondo miglior capocannoniere della squadra con quattro reti (il primo, Morata, è a quota sette). Non solo goal, l’ultimo decisivo contro il Granada; Correa, infatti, ha messo a referto anche cinque assist entrando in nove delle ventitré marcature messe a segno dalla squadra.

Le qualità del giocatore sono indiscusse: rapido, abile nell’uno contro uno e, in questo momento, è l’unico nella rosa di Simeone in grado di dare qualità a squadra compatta difensivamente parlando ma poco incisiva per quanto riguarda l’attacco. Basteranno le giocate di Correa per salvare la stagione? Difficile considerando l’impegno, decisamente proibitivo, in Champions contro il Liverpool e una lotta al quarto posto con altre quattro squadre coinvolte. In attesa di capire come si evolverà la situazione, Simeone deve ringraziare di non aver perso l’argentino nel mercato estivo; l’Atletico, senza il suo numero dieci, sarebbe in una situazione ancora più complicata.

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