Le prospettive di un campionato possono cambiare nel giro di pochi giorni: poco più di una settimana fa il Brasileirao sembrava un discorso a due tra Corinthians e Gremio, appaiate in testa con un solo punto di distacco. Due giornate dopo la situazione è totalmente cambiata con il Timao che grazie ad un gol di Jo sfrutta il secondo KO consecutivo della più immediata inseguitrice e scappa addirittura a +7.
Il Corinthians si presentava alla partita sapendo già il risultato del Gremio, sconfitto 24 ore prima dal palmeiras. Vincere diventava quasi un obbligo (quando non lo è se si occupa la prima posizione in classifica?) visto che portare a 7 i punti di vantaggio sulla seconda dopo appena 11 giornate non è cosa da poco.
In campo Fabio Carille ha predisposto come al solito il consueto ordine: il suo 4-3-3, sistema di gioco che tende ad adattarsi al 4-2-3-1 alla brasiliana ma con una piccola variante a centrocampo, copre a meraviglia il campo e libera la grande qualità degli esterni Clayson e Jadson alle spalle del finalizzatore Jo.
Sul piano difensivo la prestazione è perfetta: le linee si rompono solo con azioni di altissima velocità che però non sono nel repertorio del Botafogo se non in una manciata di occasioni totalmente vane. Davanti il processo di crescita è lento e dopo un avvio in cui i migliori tiri arrivano dalla distanza c’è un progressivo avvicinarsi alla porta che genera diverse palle gol.
Un calcio di rigore sbagliato da Jo rende giustizia ad un fischio arbitrale errato dell’arbitro che concede la massima punizione su un fallo avvenuto nettamente all’esterno dell’area di rigore. Tuttavia ci sarà il modo nel finale per far segnare ancora l’ex Manchester City grazie ad una mischia furibonda risolta dal suo mancino.
Adesso l’operazione fuga è completata e il vantaggio si può amministrare con calma: è un Corinthians sempre più solido e concreto, capace di piazzare un allungo importantissimo dopo aver superato solamente la metà del girone d’andata
In una squadra che prende pochissimi gol e bada molto alla fase difensiva è importante trovare un attaccante in grado di smuovere anche le statistiche dei gol fatti. E Jo in tutto questo è fantastico: al momento è terzo in classifica marcatori ma i suoi 6 gol in 11 partite sono stati la forza trinante della fuga del Timao.
Le lunghe leve ed il suo fiuto del gol lo rendono una costante minaccia per le difese: ha sia fisico che velocità, è freddissimo sotto porta e pur toccando poche volte il pallone libera gli spazi ai due esterni che producono gran parte del lavoro della squadra.
Con lui in gol la squadra ha sempre vinto tranne nel pareggio interno per 1-1 contro la Chapecoense. Riciclare un attaccante dal grande passato può essere la chiave per trascinarsi in avanti in un campionato comunque molto lungo e difficile nonostante la classifica suggerisca un dominio annunciato dei ragazzi di Carille.
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