Bologna, è qui la festa. La squadra emiliana che aveva già ipotecato la qualificazione alla finale di Coppa Italia con il 3-0, maturato ed Empoli, regola 2-1 i toscani anche al ritorno. I rossoblù tornano dunque a giocarsi il trofeo dopo 51 anni. Una impresa firmata Vincenzo Italiano, che centra la quarta finale in due anni. Se non è record, poco ci manca.
Si può ben parlare di lezione di… Italiano nelle coppe, vero territorio di caccia di un tecnico che si può già annoverare come uno dei migliori della sua generazione. La finale con il Milan segue quelle del 2022/2023 in Coppa Italia e in Conference League con la Fiorentina. Impresa ripetuta anche lo scorso anno. Minimo comune denominatore, la sconfitta di misura, sia contro l’Inter in Coppa Italia, sia contro West Ham prima e Olympiakos in Conference League, 1-2 contro i nerazzurri e gli inglesi, 0-1 contro i greci. Con il Milan, una nuova possibilità. Legittimo porsi l’obiettivo di provare, finalmente, il gusto della vittoria. I rossoneri sono stati già affrontati e sconfitti in campionato, ma una partita secca di coppa è proprio un altro sport e pochi sanno interpretare queste sfide come Sergio Conceiçao, che alla guida di un Milan a corrente alternata, ha sempre saputo accendere i rossoneri nelle partite senza un domani.
Qualunque sia il risultato che maturerà il prossimo 18 maggio a Roma, sede della finale, Vincenzo Italiano ha già vinto. Snobbato dalle big di campionato senza un reale perché, considerando anche le stagioni in cui sono incappate Roma e Juventus, accostate al tecnico del Bologna, Italiano si è dimostrato un allenatore di livello e personalità, accettando, dopo aver riportato la Fiorentina comunque stabilmente in Europa, un’altra situazione sfidante almeno quanto rischiosa. Accettare il Bologna significa giocarsi una scommessa tecnica dove c’era tutto da perdere. Invece Italiano ha ribaltato la prospettiva. Ha accettato convinto di poter migliorare i risultati del suo predecessore, ridimensionando, fra l’altro, sia Thiago Motta sia quel che lo scorso anno era sembrato un miracolo calcistico.
Il Bologna ha già migliorato il suo cammino in Coppa Italia ed è ancora in piena lotta per la Champions League, senza beneficiare del posto in più. Abbastanza per rivendicare la bontà di un lavoro svolto alla guida di squadre partite senza grandi ambizioni diventate competitive ad altissimi livelli beneficiando della sua guida tecnica. Non a caso il Bologna è già pronto a rinnovargli contratto e fiducia anche e soprattutto per impedire che il tecnico possa accettare la corte di qualche big. Le parole di Marco Di Vaio non lasciano spazio alle interpretazioni. “C’è la volontà di parlarci e di sederci al momento opportuno a fine stagione. Sappiamo che in questo momento è inutile parlarne ma vogliamo prolungare questo contratto”
Per il 40esimo anniversario dalla tragedia del 1985, la Juve ha trovato il modo per…
Dopo la vittoria al cardiopalma e il conseguente passaggio del turno dell'Inter che vola in…
Un tifoso speciale per l’Inter di Simone Inzaghi: si tratta di Gianni Infantino. Il presidente…
Seconda finale in tre anni per l'Inter di Simone Inzaghi in Champions League. In attesa…
L’Inter aspetta di conoscere la propria avversaria in Finale di Champions League. L’Arsenal di Mikel…
La finale di Champions League, in programma per sabato 31 maggio alle ore 21 presso…