La Roma fa il suo dovere con la Sampdoria e fa pace con i propri tifosi. Vittoria larga e convincente e una serata tranquilla per un Olimpico ormai disabituato a rilassarsi già all’intervallo. I giallorossi si aprono dunque la strada in un torneo che diventa l’obiettivo principale della stagione. Prossimo rivale, il Milan.
Roma, un ottavo di finale non scontato
Roma – Sampdoria non era un ottavo di finale di Coppa Italia dall’esito scontato, specialmente dopo la sconfitta di Como che ha lasciato in eredità la forte sensazione di una squadra in grado, senza scendere in campo con l’attitudine e l’attenzione giusta, di perdere contro chiunque. Una lezione che evidentemente è servita ai giallorossi: approccio alla partita con una determinazione non feroce ma perlomeno degna di essere definita tale. E così sono stati sufficienti 24’ per lavorare, chiudere e archiviare la pratica blucerchiata.
Una vittoria arrivata quasi di inerzia, che dunque non può illudere più di tanto anche perché la Sampdoria si è opposta per come e quanto poteva, in relazione ai problemi che la attanagliano. Esaurite le premesse restano le indicazioni che sono, anzi sembrerebbero, visto che il condizionale con questa squadra ormai è d’obbligo, positive. Le note liete arrivano da Baldanzi, che ritrova il gol e Dovbyk che si dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, uomo d’area che va servito e sostenuto senza chiedergli di fare reparto da solo o la giocata risolutiva individuale.
Le prospettive: un cammino comunque in salita
Claudio Ranieri si può comunque giovare di un pizzico di serenità ritrovata. La sua Roma può tornare a concentrarsi sulla vera urgenza di questa sua gestione, in campionato dove il cammino resta in salita e i giallorossi devono uscire il prima possibile dalle sabbie mobili in modo da poter avere la serenità necessaria per giocarsi l’all in nelle coppe. Ranieri tiene tantissimo ad arrivare in fondo alla Coppa Italia, una competizione dal cammino breve che assicura un posto in Europa a prescindere dal piazzamento in campionato.
La Roma insegue da 18 anni la “decima” e il tecnico testaccino ha il legittimo desiderio di chiudere il cerchio scrivendo la storia anche in giallorosso. Non sarà comunque una passeggiata. Anzi, la strada è subito in pendenza, anche importante. La Roma è nella parte del tabellone peggiore possibile. Dovrà avere la meglio sul Milan ai quarti, poi qualora superasse il turno, derby con la Lazio o l’Inter (legittimo pronosticarla favorita sull’Udinese nel suo ottavo) in semifinale. Dall’altra parte del tabellone una fra Juventus e Atalanta. Servirà la versione migliore possibile della Roma che spesso in coppa trova risorse inaspettate.