Vlahovic segna e regala una serata senza particolari sofferenze per la Juventus, che mette da parte le polemiche legate alla pareggite calando un poker servito al Cagliari in Coppa Italia. Bianconeri protagonisti di una partita autoritaria che apre un’autostrada verso la fase decisiva del torneo. Ai quarti di finale, incroceranno l’Empoli.
Sono arrivati finalmente anche i gol. La partita con il Cagliari non è da considerare come quella della svolta, anche perché i sardi avevano altre esigenze e non hanno opposto, anche per limiti tecnici, una grande resistenza. Tuttavia ha lasciato in eredità alcuni spunti interessanti. In primis è innegabile che la Juventus abbia un pregio: quando non gli serve né è possibile pareggiare, vince. Le sfide da dentro o fuori, evidentemente si addicono alla squadra di Thiago Motta che quando è chiamata a rispondere, riesce a farlo. Ha messo la partita in discesa mettendo Vlahovic nelle condizioni di andare a segno ed ha trovato più facilmente la via della rete grazie anche a un centrocampo che ha giocato molto più in verticale trovando ovviamente maggiori soluzioni negli ultimi sedici metri. Non è un caso che le quattro reti abbiano altrettante matrici diversi. Resta da capire se una serata come questa, possa dare quella spinta necessaria per trovare continuità di rendimento anche in campionato. Monza, in questo senso, rappresenta un test fondamentale.
C’è stata anche una partita nella partita. Quella con il Cagliari doveva essere la partita e la serata di Vlahovic, ed è andata come doveva. Il rapporto fra l’attaccante della Juventus e la sua gente, al netto dello screzio di qualche giorno fa è e resta comunque saldo. Lo testimonia lo striscione che sancisce la pace con la curva ancora prima di scendere in campo e i cori di incitamento nei minuti antecedenti il fischio iniziale del match. Anche la dirigenza lo ha accolto con calore. Una vera e propria ovazione alla lettura delle formazioni e durante il riscaldamento. Poi è iniziata la partita e il ragazzo, sotto pressione, conferma di avere carisma e personalità e lancia un segnale chiarissimo anche in ottica mercato. Ha solo un anno di contratto, ma con questo rendimento aiuta a fugare i dubbi. C’è tutto il tempo di sistemare le cose e le parole di Giuntoli, in questo senso, aprono alla possibilità di un prolungamento. La sensazione è che a gennaio possa arrivare intanto un nuovo attaccante che possa dare maggiori profondità alla rosa.
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