La partita più bella di questa Coppa d’Africa è quella appena conclusa tra Ghana e Repubblica Democratica del Congo: gara aperta, vera, piena di occasioni da gol e ribaltamenti di fronte con anche uno spessore tecnico buono rispetto agli standard di una competizione che non si era ancora fatta apprezzare per le grandi giocate. Ha vinto il Ghana degli Ayew, ha vinto la squadra più forte anche se forse non quella che ha giocato meglio.
Il Congo nel primo tempo ha creato e sciupato: Mbokani ha sbagliato un gol già fatto a porta vuota, il Ghana ha ringraziato e si è preparato le contromosse per la ripresa. Primo tempo più congolese, ripresa alla pari.
Il Ghana ha un’arma importantissima come la velocità del suo attacco che oltre ad essere fortissimo in accelerazione ha anche qualità per liberare le conclusioni, cosa che non ha praticamente nessuna altra nazionale in questa Coppa d’Africa.
Jordan Ayew l’ha sbloccata con un gol fantastico al termine di un assolo che ha lasciato in ginocchio la retroguardia congolese; poi la perla dell’ex Chievo e Cagliari Mpoku che serve solo ad illudere i tifosi del Congo Kinshasa. Nel finale infatti l’imprendibile Atsu si guadagna il rigore e dal dischetto André Ayew raggiunge il fratello nella lista dei marcatori di oggi e porta in paradiso le Black Stars.
Lo scettro di favorita è passato al Ghana che dopo aver visto tutte le altre big cadere ha dovuto reggere la pressione in una partita difficilissima. Adesso la semifinale contro il Camerun sarà un super big match con il sapore della finale anticipata.
Nulla da rimproverare ad una Repubblica Democratica del Congo che esce a testa altissima da questa Coppa d’Africa: con un pizzico di concretezza in più poteva superare il turno anche se l’accoppiamento con la più forte delle seconde classificate è stato fin troppo severo. A Kinshasa però possono essere orgogliosi di questa squadra che oggi ha giocato davvero un bel calcio.