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Copa Libertadores: sarà supremazia Argentina-Brasile

Quando manca una sola giornata al termine della fase a gironi di Copa Libertadores il quadro sembra abbastanza chiaro: argentine e brasiliane la faranno da padrone nel tabellone finale e saranno ben poche le rappresentanti di altri Paesi. Su sedici club che prenderanno parte alla fase a eliminazione diretta probabilmente solo quattro non verranno dalle sue nazioni simbolo del continente, confermando così la portata di questa egemonia.

L’unica squadra già sicura con un turno d’anticipo è il Barcelona de Guayaquil, che ha ottenuto l’aritmetica qualificazione grazie al pareggio contro il Boca Juniors per 0-0 in un girone in cui probabilmente arriverà la più grande delusione di questa fase, ossia la “retrocessione” in Sudamericana del Santos. Per il resto tutte le altre già qualificate sono argentine o brasiliane: Palmeiras e Defensa nel Gruppo A, Racing e San Paolo nel Gruppo E, Argentinos Juniors nel Gruppo F, Flamengo e Vélez nel Gruppo G e Atlético Mineiro nel Gruppo H.

Ci sono gironi in cui però sicuramente passerà una non argentino-brasiliana, visto che non sono presenti squadre di entrambi i Paesi: è il caso del Gruppo B dove ci sarà una tra Táchira (Venezuela), Always Ready (Bolivia) e Olimpia (Paraguay); del Gruppo F con Universidad Católica (Cile), Atlético Nacional (Colombia) e Nacional (Uruguay); e del Gruppo H dove assieme all’Atlético Mineiro passerà una tra Cerro Porteño (Paraguay) e América de Cali (Colombia).

Sostanzialmente sono quattro le squadre che prenderanno parte agli ottavi di finale di Copa Libertadores, per un numero che al massimo potrà arrivare a quota cinque nel caso in cui il Junior di Barranquilla superasse il Fluminense all’ultimo turno.

La situazione non è per niente nuova, ma il vero problema è che nessuna delle squadre che supererà il girone probabilmente potrà recitare un ruolo da vera protagonista. Il Barcelona e l’Atlético Nacional hanno ottime espressioni calcistiche ma non possono competere con le big del continente, mentre la storia di Nacional e Olimpia o la risalita della Católica prima o poi si scontreranno con le grandi potenze. Inoltre c’è il rischio che passando praticamente tutte come seconde (Barcelona escluso, anche se con una sconfitta e contemporanea goleada del Boca perderebbe il primato) non ci siano sfide tra di loro che consentirebbero di avere almeno una rappresentante ai quarti di finale.

Insomma, si va verso un tabellone che tra le prime otto rischia solo di presentare argentine e brasiliane e non sarebbe neanche una grossa sorpresa dopo il cammino fallimentare dell’IDV. Ma questi saranno ragionamenti da fare in futuro, visto che dopo la fase a gironi ci sarà una lunga sosta con un calciomercato in mezzo che potrà invertire le sorti di questa Copa Libertadores.

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