Solo novanta minuti al termine della fase a gironi, ma il Gruppo G continua a rimanere apertissimo. Occasioni sciupate, sconfitte e grandi regali in un testa a testa tra Defensa Y Justicia e Olimpia che si risolverà solamente nel sesto turno. Il Santos scappa, già certo del primo posto a questo punto, ma con il compito di dover essere l’arbitro della qualificazione visto che avrà la sfida con gli argentini nella sesta giornata.
Ma cosa è successo nell’ultimo turno? L’Olimpia dopo la sconfitta nello scontro diretto col DYJ, era chiamato a vincere in casa dei brasiliani, ma il punteggio finale li ha visti perdere per 3-2. Una gara bellissima con sorpasso e contro-sorpasso, finita con la vittoria del Peixe grazie anche alla prestazione molto negativa dell’esperto portiere della O Librado Azcona. Situazione che avrebbe permesso al Defensa di chiudere anticipatamente i giochi, visto che con una vittoria ai danni del Delfín ultimo nel girone ci sarebbe già stata una distanza aritmeticamente incolmabile a una giornata dalla fine.
E invece l’Halcón è andato a perdere clamorosamente per 3-0, stesso risultato della gara d’andata ma a parti invertite. Inaspettato, ma decisamente meritato per quanto visto in campo: al contrario dell’assedio di un girone fa, questa volta gli ecuadoriani sono stati perfetti nelle ripartenze e cinici nello sfruttare le occasioni capitate, a volte anche aiutati da scivoloni difensivi o del portiere del Defe che ha reso possibile questo risultato che si può tranquillamente definire clamoroso.
Quindi qual è la situazione del girone? Equilibrio, incertezza e tantissima tensione a una giornata dalla fine. Il Defensa ha il vantaggio di classifica, l’Olimpia quello del calendario, bisognerà vedere quale sarà decisivo. Perché la O sarà costretta a vincere (non le basterebbe neanche un pareggio con contemporanea sconfitta degli avversari per via degli scontri diretti) e avrà la partita sulla carta più morbida, mentre il Defensa dovrà riuscire a battere il Santos , comunque già sicuro del primo posto ma sempre superiore tecnicamente, per prendersi la prima posizione.
Tutto in novanta minuti, sarà una delle grandi sfide di questo finale di Copa Libertadores. Ormai poco pronosticabile e aperto a tutti i tipi di sorpresa, anche su eventuali regali come quelli arrivati a Manta in Ecuador.
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