La Copa Libertadores è partita in sordina, travolta dalle news europee della Superlega. Nonostante il progetto europeo sia miseramente fallito in tempo record, l’attenzione verso la versione sudamericana della massima coppa continentale, che merita la sua occasione di essere riscoperta per storia e valori anche dal nostro pubblico, non deve calare, soprattutto perché l’inizio è stato davvero dei più sorprendenti.
In un programma già particolarmente denso sono arrivate partite bellissime e risultati a sorpresa. Vélez e Flamengo come prevedibile hanno mostrato il meglio sul piano calcistico: non è una sorpresa che due squadre così dotate di calciatori tecnici potessero offrire una grande partita, bella fino all’ultimo istante quando i brasiliani sono riusciti a ribaltare il risultato finale con una vittoria per 2-3 al José Amalfitani che rischia di indirizzare pesantemente il girone per una delle possibili candidate al titolo, dato che si presenta come Campione in carica del torneo al momento più competitivo del continente.
Ma se il successo del Rubronegro, per quanto spettacolare, non può essere considerato una sorpresa, quanto accaduto nelle gare di mezzanotte è stato un continuo botto calcistico. Difficile capire quale sia stato il risultato più inatteso, visto che a parte Argentinos Juniors-Nacional, conclusa comunque con un 2-0 non facilissimo da pronosticare, tutte le altre gare hanno visto vincere la sfavorita. Il colpaccio vero e proprio probabilmente è quello del Barcelona de Guayaquil che è andato a vincere 2-0 a Vila Belmiro, casa del Santos, facendo subito caos nel girone in cui partecipano anche The Strongest e Boca Juniors che giocheranno nella notte in Bolivia.
Così come il Bolivia è arrivato l’altro shock di questo primo turno di Copa Libertadores con la vittoria clamorosa dell’Always Ready contro l’Internacional, che non potendo utilizzare il nuovo acquisto Taison e con Yuri Alberto a mezzo servizio, ha faticato moltissimo perdendo 2-0 n questa complicata trasferta.
Meno sorprendente ma comunque a sorpresa il KO dell’Olimpia in Venezuela col Deportivo Táchira. La sorpresa nasce soprattutto dal fatto che la O era riuscita ad andare in vantaggio nei primi minuti, per poi farsi rimontare e perdere 3-2 a fine gara. Una squadra quella storica paraguaiana tre volte campione della Copa Libertadores e una del mondo, che già lo scorso anno è stata eliminata nella fase a gironi e che non può permettersi altre figure in un girone in un cui tutto ci si aspettava tranne che dopo la prima giornata loro e l’Internacional chiudessero la classifica.
Nell’ultima gara infine il risultato più scontato di tutti: il San Paolo di Hernán Crespo, tra le potenziali favorite di tutto il torneo, è andato a vincere senza problemi in Perù con lo Sporting Cristal con il primo gol in questa Copa Libertadores del nazionale italiano Eder.
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