In calendario si è giocata per ultima questa partita, l’unica di giovedì notte. Come se in qualche modo già si sapesse che i botti maggiori la Copa Libertadores li avesse riservati per questo Jorge Wilstermann-River Plate. I boliviani non riescono a fermarsi: hanno stampata addosso l’etichetta della sorpresa ma una voglia matta di di cucirsi da soli quella della grande squadra.
Sì perché segnare 3 gol al River Plate di Gallardo in Copa Libertadores non è da tutti, soprattutto se si considera che con questa partita i Millionarios sono diventati la squadra sudamericana ad aver giocato più volte i quarti di finale della coppa continentale più importante.
Risultato sorprendente nelle proporzioni, non nell’esito in sé: perché il Wilstermann di questa stagione si è dimostrato una squadra capace di affrontare anche avversarie di alto tasso tecnico ed è stato carnefice già di una della favorite assolute come l’Atletico Mineiro subito dopo aver fatto fuori nel girone Peñarol e Atletico Tucuman.
La squadra è meravigliosamente messa in campo dal peruviano Mosquera che oltre a sfruttare al massimo il fattore altura (2.500 metri a Cochabamba sono ben al di sotto rispetto alle altre grandi città di montagna) riesce a disporre benissimo la squadra in campo grazie ad un sistema di gioco che punisce le avversarie che on riescono a recuperare in fretta la posizione e che libera diversi uomini grazie ad inserimenti ben studiati.
Ottima anche la cura delle palle inattive grazie a cui arrivano l’occasione importante sullo 0-0 ed il gol del vantaggio. Poi tra quel gol iniziale al 4′ ed il fischio finale c’è spazio per le reti bellissime di Alvarez e Machado per rendere questa vittoria un vero e proprio trionfo.
C’è anche però il lato degli sconfitti in questa ara. Il River Plate esce con le ossa rotte da una gara in cui sperava ovviamente di ottenere di più anche per la buona mole di occasioni create. Il Wilstermann è stato più squadra in tutto e per tutto, in mezzo al campo e sotto porta; il Millo invece soprattutto davanti al portiere ha sprecato tanto.
In particolar modo balza agli occhi un facile appoggio a porta vuota sbagliato da Scocco oltre a diverse occasioni arrivate con tiri estemporanei da fuori.
Tutto deciso o forse no. Il River è la squadra più imprevedibile in una coppa del genere e quella da cui è più lecito aspettarsi una grande rimonta. Al Monumental la prossima settimana però servirà una vera e propria impresa.
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