La Copa Libertadores entra nel vivo con il programma degli ottavi di finale. I primi a calcare il campo e a vincer sono River Plate e Gremio che con due colpi esterni si prenotano un biglietto per i quarti di finale lasciando ampio spazio ai sogni a diversi mesi dalla finale.
Il River Plate aveva una trasferta da non sottovalutare ma evidentemente il Guaranì oltre ad essere un avversario ampiamente alla portata tecnica, ha anche una sorta di effetto amuleto su Gallardo e i suoi. Nel 2015 fu l’ultimo avversario eliminato prima di giocare la finale, questa volta sembra la vittima sacrificale da dare in dono per gli ottavi.
E appunto la fortuna non ha tradito visto che per sbloccare la partita e andare in gol Nacho Scocco alla primissima con la Banda addosso è servito un assist della Dea bendata. Calcio di punizione dell’ex Newell’s ampiamente deviato che spiazza il portiere paraguayano e si infila sull’altro palo. E lì di fatto si chiude la partita.
Nel finale si chiuderà anche il discorso qualificazione perché sempre dagli sviluppi di un calcio piazzato arriva il raddoppio: Scocco era un attesissimo, Larrondo no. L’ex Fiorentina e Siena segna un bel gol di testa riscattando così una stagione con tantissimi bassi passata all’ombra del travolgente Pipa Alario.
Non è stato un grandissimo River ma in questa fase di riassestamento della rosa era fondamentale capitalizzare il risultato, in qualsiasi modo. Il Millo adesso è davvero ad un passo dai quarti di finale. Il ritorno però si giocherà tra un mese.
Vittoria più prestigiosa e complicata per il Gremio in casa del Godoy Cruz. La rete firmata da Ramiro ha il sapore della qualificazione anche se un solo gol di vantaggio non può essere una sicurezza neanche con il vantaggio del fattore campo. Per il Tricolor Gaucho si tratta di una vittoria pesantissima che bilancia il periodo nero di campionato: da -1 a -7 dalla vetta in due giornate di Brasileirao ma un ruolino di marcia impeccabile nelle due coppe (Copa do Brasil e Copa Libertadores); Renato Portaluppi sta gestendo come può le forze e in questo momento i risultati li ottiene principalmente da questo tipo di gara.
Musi lunghi in casa Godoy Cruz. Era la partita di addio di Rodrigo Rey, storico capitano del Tomba prossimo al passaggio al PAOK di Salonicco, ma è stato tutt’altro che un trionfo. Ora servirà una prestazione sopra le righe a Porto Alegre ma non si intravedono i presupposti per una rimonta completa. Non contro questo Gremio, non in Libertadores.
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