Si è conclusa oggi la 3 giorni di Copa del Rey iniziata martedì e che ci ha fatto compagnia nella settimana delle coppe di lega in quasi tutta l’Europa. Oggi sono scese in campo ben 6 squadre della Liga e le emozioni non sono certamente mancate.
Ad aprire le danze di questi sedicesimi di andata di Copa del Rey ci ha pensato la Real Sociedad di scena alle 19:30 nella città catalana di Lleida. L’omonima squadra, che milita in Segunda B, ha accolto i baschi al Camp d’Esports con la consapevolezza di affrontare una squadra di Liga molto più grande di lei. Un po’ di turnover per Eusebio Sacristán che ha scelto di non convocare titolarissimi come Willian José, Illarramendi e Iñigo Martinez, schierando un centrocampo molto offensivo (con Canales) e un tridente leggero composto da Juanmi, Januzaj e Oyarzabal. La Real Sociedad ha creato diverse palle gol nella prima mezz’ora di gioco senza però riuscire a passare in vantaggio. Anche con una formazione rimaneggiata però i bianco-blu non potevano deludere contro il piccolo Lleida. A risolvere i problemi quindi ci ha pensato uno dei giocatori più talentuosi, stiamo parlando di Sergio Canales, il quale con la sua rete nel primo tempo ha permesso alla Real di amministrare il vantaggio e portare a casa un prezioso 0-1. Questa la magnifica perla del numero 16 ex Real Madrid e Valencia!
Nel blocco delle 20:30 di questa Copa del Rey si sono scontrate solo squadre della Liga. In campo Girona-Levante e Deportivo La Coruña-Las Palmas. Al Montilivi di Girona, il Levante è corsaro e mette un piede agli ottavi di finale con questo doppio vantaggio a domicilio. Al Riazor vittoria a sorpresa del Las Palmas che (dopo 5 sconfitte consecutive in Liga) ottiene un 4-1 in cui si esaltano Momo e Calleri autori di una doppietta a testa.
Nella comunità di Fuenlabrada il Real Madrid si presenta con una formazione “B”. Un Real Madrid molto giovane: degli 11 titolari, tolti i “2 anziani” Kiko Casilla (31 anni) e Nacho (27 anni) gli altri 9 sono nati tutti tra il 1995 e il 1998. E infatti i blancos nell’Estadio Fernando Torres (si, è dedicato proprio all’attaccante colchonero, nato a Fuenlabrada) hanno trovato molta difficoltà, soprattutto nella prima frazione di gara, terminata 0-0. Asensio e Dani Ceballos non accendono la luce e il Real Madrid fa molta fatica a costruire azioni pericolose o assist per il terminale offensivo Borja Mayoral. L’unico brivido è la traversa colpita da Marcos Llorente nel finale di primo tempo. A sbloccarla nel secondo tempo è il rigore del Mago Asensio (molto dubbio perché il fallo sembra essere fuori area) che dagli 11 metri non sbaglia e salva il Real da inutile critiche. Finisce male per il Fuenla che a 10 minuti dalla fine rimane in 10 e subisce la beffa del 2-0 di Lucas Vazquez, ancora una volta su calcio di rigore.